27 novembre 2024
Categoria: Istruzione -
"Quando sarete pronti ad emergere, emergerete.
Tutto il potere di cui avete bisogno, è nelle vostre mani.
E nei vostri cuori."
Quando sarete pronti ad emergere, emergerete.
Tutto il potere di cui avete bisogno è nelle vostre mani.
Adesso guardatevi intorno, il nostro sistema finanziario è stato derubato da una generazione di ladri.
Mentre voi lavorate sempre più duramente per avere sempre meno, il gioco viene manovrato contro di voi, ci stanno rendendo schiavi virtuali, predatori al cuore del nostro sistema finanziario che impongono i prezzi delle nostre più preziose risorse, cibo, acqua, energia.
Anche la stessa valuta, il denaro, è stato manipolato da criminali di alti livelli in una gigantesca massiva cospirazione.
Loro stanno rapinando miliardi di persone e di triliardi di dollari all’anno.
Amici, non c’è bisogno di misure di austerità, non c’è bisogno della sofferenza finanziaria, non c’è bisogno della povertà, non esiste alcuna scarsità.
Noi siamo semplicemente le vittime di una rapina di proporzioni inimmaginabili; ci hanno nutrito con una bugia così vasta che ha schiacciato tutta l’umanità.
La verità è che c’è molto di più da dire…
Sessant’anni fa la produzione industriale aumentava così rapidamente che si prevedeva che oggi le famiglie avrebbero vissuto agiatamente anche con lo stipendio di una sola persona, perché avrebbe lavorato solo 10 ore a settimana, e ci saremmo chiesti cosa farne del tempo libero.
Cosa ne è stato di quel sogno?
In quel periodo ci voleva una settimana di lavoro a tempo pieno per fare ciò che oggi può essere fatto in 10 ore.
Abbiamo tecnologie mille volte più potenti, ci possiamo connettere in modi che non avremmo mai immaginato, adesso noi siamo cento volte più ricchi di quanto avremmo potuto essere negli anni cinquanta.
Noi siamo gli eredi di un grande fondo di prosperità. 70 miliardi di miliardi solo negli stati uniti, più di 200.000 dollari per ogni uomo, donna, bambino.
L’unico motivo per cui non ne usufruiamo è perché questa ricchezza è spazzata via da una classe criminale corrotta.
Loro creano corporazioni gigantesche aumentando i prezzi, abbassando salari rubando i frutti della nostra produzione.
Mentre un tempo la famiglia prosperava con un solo stipendio adesso entrambi i genitori sono costretti a lavorare donando il loro tempo alla produttività, lottando per sbarcare il lunario.
Loro controllano i media usando i problemi sociali per dividerci e mettere fratello contro fratello, e ci ritroviamo a combattere gli uni contro gli altri per motivi che le lobby decidono.
Ci terrorizzano con i fallimenti bancari ma qualunque somma perdano siamo noi a doverla recuperare dai nostri redditi e succede ogni singolo giorno.
Non vendetevi a questi criminali che abusano di voi, vi schiavizzano, rubano la vostra vita, che vi dicono cosa fare e cosa pensare cosa sentire.
Sostituiamo il sistema corrotto con un sistema migliore, ma migliore per tutti.
Siamo noi a creare la ricchezza non loro, ed è arrivato il momento di riprendercela.
Rivendichiamo i frutti della nostra produttività.
Condividiamo tutta la nostra prosperità.
Possiamo fare questo adesso.
Noi siamo i creatori e quando ci uniamo insieme abbiamo il potere di creare qualsiasi futuro noi vogliamo.
Sorgete!
.
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Michele Bastanzetti
28/06/2014 - 12:32
GIUSTO !
Domani all'alba tutti davanti alla banca con mazza e piede di porco. Okkei ragazzi?
ah no...scusate...dimenticavo...domani devo andare al mare in bicicletta con Politicamente Scorretto...che son arrivate le tedesche...
beh...allora... facciamo...si! senz'altro per martedì...ci si sente per conferma eh!
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Politicamente Scorretto
28/06/2014 - 14:06
Dai che c'è la riprendiamo!
Ci riaggiorniamo anche perché penso vorrà venire anche la Sig.ra Salvador!
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Politicamente Scorretto
28/06/2014 - 14:08
Lo so l'italiano, l'iPAD no!
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Michele Bastanzetti
28/06/2014 - 14:19
AGENDA PIENA
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Politicamente Scorretto
28/06/2014 - 15:41
Appuntamento imperdibile!
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MarcoM
28/06/2014 - 17:47
divertente...
E mentre il 10% della popolazione detiene il 90% delle ricchezze gli schiavi si auto prendono per i fondelli da soli.
Io sono nato povero schiavo e morirò da povero schiavo ma almeno sono cosciente di questo. Certi vivono nell'ignoranza: beati loro.
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Michele Bastanzetti
28/06/2014 - 18:24
IL FILOSOFO E IL CONTADINO
Schiavo del lavoro, del denaro, della politica, della più o meno buona salute, delle regole sociali, della religione... del dove quando e da chi è nato, dal momento che questo già costringe a un determinato pecorso e destino? dunque in realtà ognuno ha la propria, di schiavitù, più o meno dura (talvolta insopportabile) , fino alla morte. C'è chi spera che almeno nell' aldilà si possa trovare la vera libertà.
Detto questo non resta che cercare di vivere il più serenamente possibile la propria indiviuduale condizione, sforzandosi di migliorarla senza fare troppi errori, adattandosi alle circostanze meglio che si può con qualche furbizia autoconsolatrice. Non guasta cercare di alleggerire con qualche facezia la angoscia incombente di certi blog...
PS: per l'assalto al bancomat pensavo anche di svellerlo con un trattore... ma el me amigo contadìn, che el me prestarie el Landini, l'à da aràr i camp tuta a prosima settimana...
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Politicamente Scorretto
28/06/2014 - 21:33
Considerarsi uno schiavo è indice di depressione.
Di sicuro ne troverà giovamento il portafoglio del Sig. Berti.
P.S. Se non si può avere il Landini proveremo con il Deutz
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Mario Marangon
29/06/2014 - 12:38
Salvador comunista, Bastan-retto zaristi
***
Non c'entra un tubo, ma ho bisogno di dirlo a qualcuno. Ieri sono stato ad una Messa di Suffragio e nell'Omelia il Parroco di (***) a un certo punto ha detto che "... questo Papa deve darsi una calmata... perché... vero...". Il perché non l'ha detto, ma a me il papa non pare un facinoroso da calmare. All'inizio della Messa si è raccomandato che nel giorno di S. Pietro dovevamo fare un'offerta straordinaria. Al passaggio del Sagrestano ho versato quasi 5 euro: bastano?
"La fede è nostra: riprendiamocela" -parafrasando questa volta Salvador.
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Michele Bastanzetti
29/06/2014 - 15:37
ANTICLERICALE DA BAR
Anche la "grande fame" in Ucraina, nonostante le "terre date ai contadini" fu un gran bella realtà..
Quella, poi, dell' Omelia antipapale del Parroco di (***) sa tanto di megapalla anticlericale studiata a tavolino.
Si, proprio... al tavolino del Bar Sport.
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Mario Marangon
29/06/2014 - 17:45
PAPISTA DI CAMPAGNA
Sull'Omelia è tutto vero. Ho i miei amici testimoni che però qui non possono valere. Non credo che il Prete fosse pazzo, ma probabilmente alludeva a certe aperture di Francesco I del tutto invise nella Chiesa. Penso a Eucarestia ai divorziati, gay, coppie di fatto, ecc. Tutti temi che mi paiono spariti (per quello che ne so dalla stampa generalista... cioè quasi nulla) dal prossimo Sinodo di ottobre.
Michele, fattene una ragione. Non è che i comunisti mangiassero i bambini e i cattolici hanno in ogni caso ragione.
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Michele Bastanzetti
29/06/2014 - 20:06
LUGUBRE CONTABILITA'
Sull' omelia par veramente strano che ad una Messa di Suffragio il prete si metta a bersagliar Bergoglio. Certo, se i testimoni non si possono escutere (ma varda ti che pecà!) uno può inventarsi di tutto.
PS: veramente, nella "Grande Fame Ucraina" causata da Stalin nei primi anni '30, furono assai diffusi i casi di cannibalismo...
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libero_pensiero
29/06/2014 - 21:02
Una volta tanto, almeno nelle
Non credo affatto che queste siano condizioni inevitabili né che ci si possa illudere con qualche "furbizia consolatrice". Men che meno serve chiedersi se il fallimento del progresso umano sia dovuto più al nazismo, al comunismo, al socialismo, al capitalismo, al clericalismo, all'anticlericalismo, alla democrazia e via discorrendo .... tutte atroci banalità.
L'uomo ha sacrificato "l'intelligenza" sull'altare del denaro e del potere (potere per fare cosa poi? per decidere il "destino degli altri"? e per il "denaro", sempre lui. Ma che cos'ha il denaro di così importante? Se riflettessimo bene riguardo a come potrebbe essere un mondo senza soldi, scopriremmo che sarebbe molto migliore di adesso e che tutti potremmo effettivamente vivere meglio.
Quindi il punto a mio avviso non è tanto riprenderci la ricchezza, bensì capire finalmente cosa è per noi veramente "ricchezza".
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Michele Bastanzetti
30/06/2014 - 6:31
LE RIFLESSIONI D'UNO SCHIAVO
Ma siccome l’unico a riflettere, residendo egli in idilliaca galassia a noi sconosciuta, pare sia il Sig. Libero Pensiero (tanto libero che non gli è consentito firmarsi), l’uomo continuerà ad andare avanti coi sistemi di sempre. Da quando, anziché carte di credito, usava per i suoi rapporti di scambio il complicato baratto o pregiate conchiglie (pensa che fortunàdi quei che stéa al mar! tuti siòri!).
La stessa Sig.ra Salvador non suffraga queste ingenue utopie antiplutocratiche
ma piuttosto, con concretezza tutta mulìebre, chiama alla rivolta spartachista ed alla esplicita rapina (RIPRENDIAMOCI!) del denaro attualmente in mano ad altri. Così per invertire, almeno ogni tanto, le parti fra ricchi e poveri.
PS: tutti ricorderete come i romani han ridotto Spartaco e gli schiavi ribelli.
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francescocecchini
30/06/2014 - 9:56
Il blog ed i suoi interlocutori.
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Michele Bastanzetti
30/06/2014 - 10:51
CIGILELLINO
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francescocecchini
30/06/2014 - 11:01
CGIL
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Michele Bastanzetti
30/06/2014 - 11:49
LA LONTANANZA DI UN CIGIELLINO
Mi saluti la Camusso
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Denisio
30/06/2014 - 11:53
uno si salva
Questo soffermandoci solo all'aspetto materiale della questione.
L'aspetto spirituale, il senso di evoluzione della vita interiore, psichica etc... anch' esso quasi completamente assorbito dalle necessità e impellenze del sistema.
Naturalmente il fine di tutto questo non sarà il riconoscimento e la morte della schiavitù ma solo un'oppurtunità di riflessione prima del GAME-OVER GAME-OVER GAME-OVER
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Michele Bastanzetti
30/06/2014 - 13:50
OPP U RTUNITA'
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Denisio
30/06/2014 - 14:21
non ne sono certo...
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francescocecchini
30/06/2014 - 12:32
Bastanzetti e la Camusso.
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francescocecchini
30/06/2014 - 17:58
CAMUSSO
C'e' una relazione tra il piano del lavoro del '49 e il piano del lavoro di oggi. Allora c'era un paese da ricostruire e anche oggi c'e' un paese da ricostruire, stavolta per una guerra economica". Lo ha detto a Pescara il segretario generale della Cgil Susanna Camusso soffermandosi a parlare, in un incontro con i giovani, del piano del lavoro, facendo un parallelismo con il 1949. "Allora - ha ricordato - il paese fu ricostruito dentro la ricostruzione europea e del mondo e oggi va ricostruito dentro una politica europea che e' di restrizione e non di sostegno agli investimenti e alla crescita". Per Susanna Camusso la chiave di volta, in questo momento, e' che "il paese deve utilizzare se stesso. Il fondamento del piano del lavoro - ha spiegato - e' l'idea che non dobbiamo aspettare qualcuno da un'altra parte del mondo che decide cosa si puo' fare nel nostro paese ma che dobbiamo investire su noi stessi, sulle ricchezze che abbiamo, sulle cose che dobbiamo inventarci perche' magari ce le siamo perse nel tempo, e dentro il piano del lavoro c'e' una grande scommessa sulla Pubblica amministrazione, sull'istruzione, sull'utilizzo delle competenze. Non e' solamente un elenco di opere che si potrebbero fare - ha osservato il segretario - ma e' una idea un po' piu' ambiziosa cioe' l'idea di descrivere quali ricchezze ha il paese e come si potrebbero tradurre nella creazione di lavoro e nelle risposte sulla qualita' del Paese". Tra gli aspetti fondamentali Camusso ha citato "la contrattazione nel territorio. Se qualcuno immagina che il piano del lavoro esiste solo come dimensione nazionale del confronto con il governo, non si fara' mai"
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francescocecchini
30/06/2014 - 17:58
CAMUSSO
C'e' una relazione tra il piano del lavoro del '49 e il piano del lavoro di oggi. Allora c'era un paese da ricostruire e anche oggi c'e' un paese da ricostruire, stavolta per una guerra economica". Lo ha detto a Pescara il segretario generale della Cgil Susanna Camusso soffermandosi a parlare, in un incontro con i giovani, del piano del lavoro, facendo un parallelismo con il 1949. "Allora - ha ricordato - il paese fu ricostruito dentro la ricostruzione europea e del mondo e oggi va ricostruito dentro una politica europea che e' di restrizione e non di sostegno agli investimenti e alla crescita". Per Susanna Camusso la chiave di volta, in questo momento, e' che "il paese deve utilizzare se stesso. Il fondamento del piano del lavoro - ha spiegato - e' l'idea che non dobbiamo aspettare qualcuno da un'altra parte del mondo che decide cosa si puo' fare nel nostro paese ma che dobbiamo investire su noi stessi, sulle ricchezze che abbiamo, sulle cose che dobbiamo inventarci perche' magari ce le siamo perse nel tempo, e dentro il piano del lavoro c'e' una grande scommessa sulla Pubblica amministrazione, sull'istruzione, sull'utilizzo delle competenze. Non e' solamente un elenco di opere che si potrebbero fare - ha osservato il segretario - ma e' una idea un po' piu' ambiziosa cioe' l'idea di descrivere quali ricchezze ha il paese e come si potrebbero tradurre nella creazione di lavoro e nelle risposte sulla qualita' del Paese". Tra gli aspetti fondamentali Camusso ha citato "la contrattazione nel territorio. Se qualcuno immagina che il piano del lavoro esiste solo come dimensione nazionale del confronto con il governo, non si fara' mai"
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Michele Bastanzetti
30/06/2014 - 19:15
ARIA FRITTA
Il menù giusto per amplificare il dramma della disoccupazione e della perdita di competitività delle ns. industrie.
PS: Io e Susanna abbiam fatto la naja insieme. Io in un Plotone Fucilieri. Lei alle salmerie...
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Politicamente Scorretto
30/06/2014 - 22:25
Solo Dio sa come ha fatto a diventare segretario CIGL
Paragonare il 1949 con oggi vuol dire non aver capito niente della situazione italiana. L'Italia produce ancora molto ma se non si abbassa la tassazione sulle imprese non si crea lavoro e i nostri prodotti saranno sempre meno competitivi sul mercato.
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francescocecchini
01/07/2014 - 8:17
Camusso, Bastanzetti e Scorretto.
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