VITTORIO VENETO – Il federalismo demaniale permette ai comuni di chiedere il trasferimento di beni di proprietà statale dismessi e così il comune di Vittorio Veneto non ci ha pensato due volte a formalizzare la richiesta per entrare in possesso, oltre ad alcuni relitti stradali, dei cinque edifici che fino allo scorso settembre ospitavano il 1° Fod.

Ieri sera, lunedì, con il solo voto di astensione del consigliere Alessandro De Bastiani (Pd) il consiglio comunale ha dato il via libera alla richiesta. Come illustrato dall’assessore Flavio De Nardi, i palazzi Doro Altan e Piccin avrebbero finalità istituzionali o di alienazione, l’aereocampo sarebbe destinato a scopi sportivi, la caserma Gotti per social-housing (edilizia popolare) e quella Tandura diventerebbe la nuova casa delle associazioni cittadine. L’iter è dunque stato avviato, ma i consiglieri di minoranza presenti ieri sera in aula, De Bastiani, Botteon e Costa, non hanno mancato di osservare che, se gli immobili saranno dati al comune, si dovrà poi capire come gestirli e con quali risorse.

«Con tutti gli immobili che il comune ha e non sa come gestire – ha osservato De Bastiani – non vedo il motivo di chiedere altro patrimonio. Se il ministero, così mi risulta, aveva problemi nel mantenere palazzo Doro Altan, che ha un riscaldamento centralizzato, come potrà farlo il comune?». Quesiti sui quali è convenuto anche Costa: «Vi siete domandati cosa costerà dopo gestire questi immobili? Anche solo sostenere il costo di un servizio di vigilanza? Richiamo di trovarci – ha concluso - con un altro palazzo Todesco, inaugurato due anni fa, ma poco utilizzato».