Conegliano, i racconti dal Buco nero
L'articolo sull'area ex Zanussi sul Quindicinale in uscita nei prossimi giorni
CONEGLIANO - È sempre stata una terra delle opportunità per qualcuno, l’area ex-Zanussi di Conegliano: prima una landa vergine a ridosso del centro e della linea ferroviaria dove costruire il cuore industriale della città negli anni del boom, poi il luogo ideale per sognare la rifondazione dell’urbe con un nuovo e avveniristico municipio, infine una terra di frontiera senza regole che ha accolto e protetto da occhi indiscreti la disperazione di molte esistenze in fuga.
Ci sono passati tossicodipendenti, senzatetto, sbandati colpiti da daspo urbano e baby-gang con il gusto della trasgressione: decenni di abbandono ufficiale corrispondono ad altrettanti anni di frequentazioni “sotterranee”, prima notturne, poi sempre più sfacciate e alla luce del sole, man mano che si sono aperte nuove crepe nella sottile lamiera che circonda gli oltre novantamila metri quadri dell’area. Nel Quincidinale in uscita in questi giorni un'ampia panoramica dedicata all'area ex Zanussi.
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