Conegliano - Valdobbiadene capitale europea del vino
Riconoscimento al territorio del Prosecco superiore candidato a diventare patrimonio UNESCO
CONEGLIANO/VALDOBBIADENE - Tra i due sindaci di Conegliano e Valdobbiadene, nella conferenza stampa di ieri mattina, popolata di amministratori locali del territorio e da esponenti delle varie realtà produttive e associative, la preside della scuola enologica di Conegliano, Damiana Tervilli, ha aperto i lavori dicendo "sono onorata che sia stata scelta la scuola enologica per uffcializzare questo prestigioso riconoscimento ma soprattutto che questo avvengo in occasione dei 140 anni della scuola. Un avvenimento che fa ancora più riflettere sull'importanza di questa istituzione in un comparto che oggi viene percepito in Italia e all'estero come rilevante, serio e di grande profilo. Merito al fondatore Carpenè e all'intuizione che ebbe allora nel dotare il territorio di un supporto culturale e di istruzione di così grande prospettiva".
A conseguire l'ottenimento del massimo punteggio alla candidatura del territorio che coincide con quello del prosecco superiore, candidato anche a diventare patrimonio UNESCO, un ricco dossier a cui hanno collaborato gli uffici turismo comunali, coordinati da quello di Conegliano, lo Studio Tepco di Vittorio Veneto e supervisionato dal coordinatore regionale delle città del vino, Benedetto De Pizzol, assessore a San Pietro di Feletto.
Un ricco programma d’attività culturali e gastronomiche che animerà per tutto l’anno il territorio dei 15 Comuni: tante piccole Capitali della Cultura Enologica che riaccendono i riflettori sul patrimonio enoturistico italiano. "E' come se per il nostro territorio si presentasse l'opportunità di un'Expo in cui poter mettere a sistema tutte le eccellenze, a cominciare da quelle enogastronimiche a quelle culturali e paesaggistiche. Lo spirito della rete in un territorio così piccolo, di soli 15 Comuni, caratterizza anche il sistema complessivo delle Città del Vino che nella rete e con la rete può raggiungere obiettivi importanti: sia sul piano normativo che delle buone pratiche. Penso in particolare alla pianificazione urbanistica dei Comuni e alla promozione enoturistica dei territori - ha detto il sindaco Floriano Zambon - se prendiamo l'esperienza dei nostri predecessori, è stato raggiunto un'obiettivo interessante di un + 22 per cento di indotto, che in questo momento risulterebbe importante per sostenere un sistema turistico ed economico comunque in salute".
Il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese ha colto "l'opportunità che abbiamo è quella di fare sistema, collaborando insieme e lavorando a stretto gomito ampliando il tavolo a tutte le questioni che riteniamo strategiche per il nostro territorio. l nostro territorio avanzando questa candidatura ha dimostrato di essere compatto e omogeneo pur nelle sue diversità interne".
La nomina di Conegliano - Valdobbiadene “Capitale della Cultura Enologica Europea 2016” è stata annunciata mercoledì da Recevin, la Rete comunitaria delle 1.000 Città del Vino, riunitasi per l’occasione nella sede del Parlamento Ue, a Bruxelles. Erano presenti: gli europarlamentari Carlos Zorrinho, portoghese, e l’italiana Isabella De Monte; il presidente delle Città del Vino, Floriano Zambon; il coordinatore delle Città del Vino del Veneto, Benedetto De Pizzol; il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese; il sindaco di Cison Valmarino, Cristina Pin; il sindaco di Follina, Mario Collet; l’assessore di Vittorio Veneto, Giovanni Napol; Tanja Baratti, ricercatrice dell’Università di Padova; Alberto Follador, dirigente della manifestazione Primavera del Prosecco; e Paolo Benvenuti direttore delle Città del Vino italiane. Dopo il Portogallo, con Reguengos de Monsaraz Città Europea del Vino 2015, l’ambito titolo torna in Italia.
Per tutto l’anno è previsto un ricco programma di appuntamenti, eventi, manifestazioni culturali ed enogastronomiche che animeranno i 15 Comuni del sistema territoriale di Conegliano-Valdobbiadene, l’area in cui si produce il Prosecco Superiore Docg. Il titolo è stato assegnato con la seguente motivazione: il progetto presentato rappresenta al meglio la continuità di una manifestazione che vuole essere al centro dell’attenzione dell’Europa e del mondo nel promuovere la cultura, l’identità, i paesaggi, i territori del vino”.
“E’ solo l’inizio di un percorso che vedrà crescere le Città del Vino italiane e aumenterà le capacità del turismo enogastronomico, un fatto importante dopo anni di recessione”, ha dichiarato Benedetto De Pizzol, coordinatore delle Città del Vino del Veneto
Questi i 15 Comuni Città Europea del Vino 2016: Conegliano, Susegana, San Vendemiano, Colle Umberto, Vittorio Veneto, Tarzo, Cison di Valmarino, Follina, Miane, San Pietro di Feletto, Refrontolo, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Vidor e Valdobbiadene. Il concorso al quale partecipano tutte le Città del Vino Europee della rete Recevin è unico nel suo genere e si pone l'obiettivo di mettere in risalto l'influenza della cultura enologica ed enoturistica nella società, nel paesaggio, nell'economia, nella gastronomia e nel patrimonio e il suo valore per l'Unione Europea. La Città Europea del Vino predisporre un programma d’attività culturali, formative e di sensibilizzazione sul vino. In particolare promuove iniziative tese a rafforzare la sensibilizzazione verso la cultura e la tradizione vitivinicola coinvolgendo le comunità locali e impegnandosi a sviluppare eventi innovativi e relazioni con altre Città Europee del Vino.