CONSUMO DI CARNE, I DANNI PER AMBIENTE E SALUTE
Enpa e Vai ne hanno parlato domenica scorso e mettono a disposizione di scuole ed enti di un video sul tema commentato da Paul McCartney
| Laura Tuveri |
Treviso - “La Terra divorata” era il titolo dell’interessante conferenza organizzata domenica 25 aprile a Villa Pisani, a Montebelluna, dall’Enpa, Ente nazionale protezione animali e da Rete Vai (Vegani antispecisti informali). Obiettivo dell’incontro far emergere le tragiche conseguenze sull’equilibrio naturale del consumo della carne.
Dopo l’introduzione di Adriano Fragano (Rete Vai) c’è stata, in anteprima, la proiezione del filmato: “La Terra divorata”, versione italiana (curata dall’Associazione vegetariana italiana) del video realizzato negli anni scorsi in Inghilterra e narrato da Paul McCartney. Nel video il numeroso pubblico in sala ha potuto farsi un’idea di come gli uomini, in questi ultimi decenni, sono riusciti a distruggere il nostro pianeta più di quanto fossero riusciti a farlo nei millenni precedenti.
“Questo interessantissimo video – spiega Adriano De Stefano, presidente della sezione trevigiana dell’Enpa - contiene molti dati utili per capire come la Terra stia peggiorando velocemente le sue condizioni e in che modo si può fermare questa catastrofe. In particolare l’accento è posto sugli enormi squilibri ambientali provocati dagli allevamenti di animali sparsi per il mondo, dalle creazione di nuovi pascoli, abbattendo le foreste tropicali, alla coltivazione di cereali per alimentarli che affama il terzo e quarto mondo.
Tutti noi siamo quotidianamente responsabili del degrado del pianeta e se non porremo rimedio con sostanziali modifiche al nostro stile di vita e alimentazione tra non molto supereremo il punto di non ritorno. Enpa e Vai sono disposte a mettere a disposizione il video a scolaresche, associazioni, istituzioni e a chiunque abbiano intenzione di approfondire questa tematica, su cui tutti, anche se non si decide di diventare vegetariani o vegani, dovrebbero riflettere.
“E, infatti, un video dedicato a chiunque abbia a cuore le sorti delle generazioni a venire, vegetariano o carnivoro che sia, non fa differenza, l’importante è rendere consapevoli le persone per poter decidere serenamente che impronta dare al proprio futuro e a quello dei propri figli” ha detto De Stefano.
Ecco alcuni dati sconcertanti che fanno capire cosa significhi per il pianeta, per la salute umana, il consumo crescente di carne seguito alcuni brani e dati contenuti nel video che normalmente nessuno conosce e l’informazione fatica a far passare poiché gli interessi economici in gioco sono enormi ma nulla ha più valore del nostro Pianeta e una volta “divorato” non ne abbiamo un altro dove andare. Il 38% della produzione mondiale di grano è destinato all'allevamento.
In media occorrono 10 Kg di cereali per produrre 1 Kg di carne, il resto si trasforma in deiezioni animali. Ci vuole più del doppio di terra per nutrire un carnivoro piuttosto che un vegetariano, e un quarto per nutrire un vegano. L'Inghilterra da sola potrebbe nutrire 250 milioni di persone con una dieta esclusivamente vegetariana. Se tutto il mondo seguisse una dieta simile a quella degli USA solo metà della popolazione attuale potrebbe essere nutrita.
E ancora il 90% di tutte le specie animali della Terra vive nella foresta tropicale che viene distrutta ad una media superiore di 164 mila chilometri quadrati l'anno. In Costarica, per esempio, il 71% della deforestazione avviene per creare pascoli. Il Nepal ha perduto circa la metà della sua foresta negli ultimi 20 anni, principalmente per mantenere il suo bestiame, I pascoli prodotti con la deforestazione possono mantenere solo un capo di bestiame per ettaro.
L'America Latina ha esportato circa otto milioni di tonnellate di soia nel 1991, quasi tutti utilizzati come mangimi per i nostri allevamenti. E non è finita. Dal 1970 la distruzione della foresta pluviale latinoamericana ha rilasciato più di 1,4 milioni di tonnellate di anidride carbonica nell'atmosfera. Il 18% delle emissioni di metano al mondo derivano dagli animali da allevamento.
Il gas metano è responsabile per il 18% del riscaldamento atmosferico, con un aumento della percentuale di metano nell'atmosfera che cresce dell'1% ogni anno. Ci sono più di 1,3 miliardi di bovini al mondo. Un solo bovino può produrre 23 tonnellate di stallatico ogni anno. 10 maiali possono produrre 21 tonnellate di escrementi ogni anno. Sparsi sul terreno gli escrementi contribuiscono alle piogge acide e all'inquinamento del suolo e delle acque.
L'ammoniaca prodotta dagli allevamenti e riconosciuta come una delle maggiori cause delle piogge acide, causando più del 70% dell'aumento di acidità in alcune aree. In Olanda, dove il maiale sopravanza il numero degli umani di 7 a 1, è stato chiesto agli allevatori di ridurre di un quarto il numero dei capi per cercare di salvare le rimanenti foreste. Passando agli effetti diretti sulla salute, alcuni studi dimostrano come i vegetariani siano soggetti al 30% in meno di malattie cardiache dei mangiatori di carne.
Ricordiamo che le malattie cardiache sono la maggior causa di morte nel mondo sviluppato. Il cancro è responsabile per un quarto delle morti premature in Inghilterra e almeno un terzo di tutti i tumori sono direttamente collegati alla dieta. Molti fattori di rischio – sottolineano gli studiosi - sono significativamente ridotti in una dieta vegetariana ed ancor più in quella vegana.
Le ricerche mostrano come i tumori del colon, del seno ed altri, abbiano una minore incidenza nei vegetariani ed ancor più nei vegani. Si stima che circa 2.000.000 milioni di persone vengano affette da avvelenamento alimentare ogni anno in Inghilterra. Quasi tutti i casi derivano dalla carne e dai prodotti caseari (latte e formaggi).
Per quanto riguarda i decessi per tumore nel nostro Paese è significativa la correlazione tra il loro aumento e consumo di carne: negli anni '50 il consumo di carne in Italia era di 18 kg pro capite annui, oggi è di circa 85 kg. Negli ultimi due secoli abbiamo distrutto ed avvelenato ad un livello ancora sconosciuto nella storia della terra.
Il "progresso" e i consumi hanno creato un problema, ma ci dicono che ancora più progresso e più consumi potrebbero risolverlo. Siamo un po' più ricchi, un po' più felici, un po' più nobili ma abbiamo generato morte, dolore e distruzione. “Consegnamo – dicono gli organizzatori del convegno - ai nostri figli un mondo che contiene meno meraviglie di quando lo abbiamo ereditato.
Abbiamo avvelenato l'acqua, contaminato l'aria, devastato la maggior parte della Terra.Gli stiamo consegnando un mondo che a noi pare sicuro, ma che sta danzando sull'orlo della catastrofe, e i Governi non fanno niente”.