COSTA "SU TRAFORO E BRETELLA LA MIA POSIZIONE NON CAMBIA"
Il candidato sindaco del Pd smentisce una sua "virata" in senso contrario a Bretella e Traforo
Vittorio Veneto - Giuseppe Costa, candidato sindaco del Pd, smentisce seccamente quanto affermato sul quotidiano "La Tribuna" di oggi, che, sulla base di un comunicato diffuso dalla lista lista 'Rinnovamento e Trasparenza' (pronta a dare il suo appoggio al Pd), riporta l'informazione che Costa avrebbe optato per il no al traforo di Santa Augusta, alla circonvallazione Est e al Passante Sud di Ceneda.
"La mia posizione resta quella annunciata anche nella giornata di ieri nella medesima testata: l'auspicio che il Traforo si faccia, dopo adeguata consultazione coi cittadini - dichiara Costa in una nota -Di più, ho dichiarato che il rilancio di Vittorio Veneto passa attraverso la liberazione di San Giacomo dal traffico. D'altro canto, neppure il comunicato di Casagrande, a meno di travisarne il senso, dichiara questo".
Come già riportato da oggitreviso, Carlo Casagrande, con la lista "Rinnovamento e Trasparenza", aveva recentemente reso noto di sentire più vicino alle proprie linee programmatiche il candidato Giuseppe Costa per i seguenti contenuti: la contrarietà alla costruzione sia della circonvallazione Est, "per un impatto ambientale esagerato dell'opera", sia della bretella di Ceneda, "perchè opera inutile a risolvere i problemi del traffico nell'area Ceneda - San Giacomo".
"Quello che deve essere visto come tratto di essenziale difformità dall'operato della attuale amministrazione (di cui il candidato Sindaco Da Re è espressione) è il metodo col quale si debbono prendere le decisioni che incidono sul futuro della Città -spiega Costa - Queste scelte vanno fatte con la più ampia consultazione dei cittadini e non riportando in Municipio scelte già prese altrove, al chiuso di una sede di partito, magari neppure a Vittorio Veneto".
Il candidato del Pd si rammarica per il rifiuto opposto dal candidato Da Re a un confronto diretto, in modo da dare la possibilità ai Vittoriesi di apprezzare le differenze tra i due candidati Sindaci. "Ciò ha privato la città di un grande momento di democrazia e partecipazione - continua Costa - A voler malignare si potrebbe dire che il mio avversario ha paura del faccia a faccia con chi, come lui, aspira a guidare la Città, o che fin d'ora, nonostante i proclami di apertura e volontà di dialogo, intende proseguire le insane abitudini che hanno caratterizzato i 10 anni di amministrazione leghista della quale ha fatto parte: chiudersi tra pochi per decidere, isolarsi dai cittadini, non accettare dialogo e confronto".