Covid, la paura di un condomino: “Sapeva di essere positiva, ma era alla messa di Natale”
Scrive al comune per segnalare un presunto caso di violazione delle norme anti-covid
CASTELLANA - Ci si incontra sulle scale, sul pianerottolo, negli spazi comuni. Il condominio è da sempre un luogo in cui ci si incrocia, ma ai tempi del Covid-19 anche queste dinamiche rischiano di diventare motivo di paura e incertezza. “Purtroppo una persona che abita nel mio condominio è stata contagiata dal Covid-19 e l’1 gennaio è stata trasportata con l’ambulanza in ospedale”, testimonia un residente.
Il caso è finito immediatamente sulla chat che riunisce i condomini, messi subito in allerta dalla notizia. Dal passaparola e dalle informazioni circolate via messaggio sarebbe però emerso un dettaglio non indifferente. “(La persona in questione, ndr) sa di essere positiva dal 23 dicembre”, riferisce l’uomo. Ma non è tutto. “(Questa persona, ndr) è stata vista in giro, all’interno del condominio e fuori, nel lasso di tempo che va dal 23 dicembre al 1 gennaio”.
Secondo la testimonianza dell’uomo, che risiede nella Castellana, la persona poi risultata positiva al Covid-19 avrebbe avuto anche “contatti con persone non conviventi” e avrebbe “partecipato alla messa della vigilia di Natale”. Il testimone avrebbe addirittura incrociato, nelle aree comuni del condominio, almeno un “contatto stretto, anche se non convivente, della persona positiva”.
E invece “sarebbero dovuti rimanere a casa in quarantena”, continua. “Che pericoli corriamo noi inquilini? La scala e l’ascensore non sono stati sanificati”, si domanda il “testimone”, che ha scritto anche al comune per segnalare il presunto caso di “mancata osservanza delle norme relative al controllo della pandemia e della sicurezza della collettività”.
Aggiornamento: la nostra fonte, oggi, ha in parte rettificato la sua versione. La data della positività al Covid-19 sarebbe errata: non sarebbe il 23 ma il 31 dicembre.