Covid, un caso al Ceis di Vittorio Veneto. Don Gigetto: "Ci sono ordine e collaborazione"
Le messe nella chiesa di San Giovanni però non si fermano
VITTORIO VENETO - “Al Ceis c’è ordine. E c’è anche un clima di collaborazione. L’importante è che nessuno esca”. Le parole di don Gigetto De Bortoli, direttore del centro di accoglienza, sono rassicuranti. I tamponi effettuati dall’Ulss 2 nei giorni scorsi hanno evidenziato un caso di positività al Covid-19 tra gli ospiti della struttura: fortunatamente gli altri 71 richiedenti asilo sono risultati negativi.
Le forze dell’ordine hanno organizzato un servizio speciale di sorveglianza: tutte le persone ospitate, infatti, dovranno osservare la quarantena fiduciaria. Il caso “scoperto” al Ceis non fermerà comunque le attività della chiesa di San Giovanni Battista. “Andrò a celebrare la messa – rende noto don Gigetto -. Ovviamente non entrerò nei locali utilizzati dagli ospiti del Ceis”.
La chiesa, adiacente al centro di accoglienza, è infatti frequentata anche da diversi vittoriesi, che potranno partecipare senza problemi alla messa. I richiedenti asilo – per tutta la durata della quarantena – non potranno invece presenziare alle celebrazioni. La chiesa e il Ceis hanno accessi diversi: don Gigetto potrà quindi esercitare le proprie funzioni regolarmente.