Da Castelfranco stampanti 3D per curare i bambini con gravi ustioni al volto
L'Istituto Romans Ferrari di Lione si è rivolto a una azienda castellana per poter realizzare delle maschere facciali con un processo non invasivo, grazie a scansioni e stampe 3D.
CASTELFRANCO / LIONE – Le ustioni al volto sono tra le ferite più dolorose a livello fisico e impattanti sul piano psicologico, specialmente quando riguardano i bambini. Ora, grazie all’utilizzo della tecnologia di stampa a tre dimensioni, è possibile offrire uno strumento innovativo per curare e alleviare i giovanissimi pazienti con gravi ustioni al viso.
Si è concluso da poco un progetto pilota condotto dal centro di riabilitazione pediatrica Romans Ferrari di Lione in collaborazione con 3DZ, azienda distributrice di stampanti 3D con sede centrale a Castelfranco e diverse filiali estere.
Attraverso la stampa 3D è possibile creare delle nuove tipologie di ortesi facciali, maschere in grado di aiutare i bambini nella cura delle ustioni al volto, grazie alla presenza di dispositivi in silicone che svolgono un massaggio sulla zona ustionata e consentono una migliore guarigione e cicatrizzazione, soprattutto sulla pelle innestata.
Queste maschere facciali possono ora essere stampate su misura in 3D, tramite la scansione del volto del paziente, riprodotto perfettamente fin nei minimi dettagli. Si tratta di una tecnica non invasiva, che sostituisce i dolorosi calchi in gesso dei volti di bambini già traumatizzati e che si dimostra inoltre essere maggiormente precisa.
Proprio la volontà di superare la vecchia tecnica del calco in gesso ha spinto il centro Romans Ferrari, struttura di rieducazione pediatrica che si occupa da molti anni di bambini gravemente ustionati, cerebrolesi e politraumatizzati, a interpellare e coinvolgere gli studenti dell’Ecole Centrale de Lyon e la sede francese di 3DZ, che ha fornito le macchine e i software per poter permettere la realizzazione di ortesi senza dover nemmeno toccare il volto dei giovani pazienti.
Il progetto pilota è stato portato a termine nella prima metà del 2022 con ottimi risultati, apprezzati dal personale medico e dai pazienti. “Da diversi anni sognavamo di poter arrivare a realizzare lo stampo per le cure senza dover far subire al paziente un contatto diretto con la pelle ustionata” racconta Christophe Debat, direttore del Centro Romans Ferrari, che aggiunge: “La digitalizzazione sostituisce la fusione in gesso e la modellazione sostituisce la fresatura manuale dei dispositivi di massaggio. I vantaggi della tecnologia della scansione e stampa 3D in questo caso sono sia per i pazienti, sia per la struttura ospedaliera”.