26/11/2024molto nuvoloso

27/11/2024pioviggine

28/11/2024molto nuvoloso

26 novembre 2024

Treviso

DISCARICHE, DOVE SONO I CONTROLLI?

Dopo l'ennesimo scandalo della discarica per inerti di Paderno del Grappa, Paeseambiente si interroga sul ruolo di controllore della Provincia

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

Paderno del Grappa - Rifiuti sanitari nella discarica per inerti di Paderno del Grappa. E’ una storia che si ripete, visto che le discariche per rifiuti inerti della Marca sono il ricettacolo delle peggior schifezze provenienti da ogni dove. Lo pensa Andra Zanoni, presidente di Paeseambiente che da anni si sta battendo contro questo scempio.

L’ambientalista, candidato consigliere con l’IdV alle prossime regionali, si chiede anche la Provincia che fa per fermare tutto questo. In una delle diverse discariche per rifiuti inerti della Marca, la Biodue di Paderno del Grappa, i Nuclei Operativi Ecologici di Treviso ed Udine hanno addirittura rinvenuto rifiuti sanitari pericolosi provenienti dall’ospedale di Latisana; le indagini della procura di Udine hanno portato all’arresto di tre persone indagandone altre tredici.

Tra gli indagati anche l’amministratore di un noto laboratorio di analisi del trevigiano, la Chelab, due responsabili della Biodue e due imprenditori di Cavaso del Tomba e Zero Branco. “Siamo alle solite, le discariche per rifiuti inerti (calcinacci e resti da demolizioni) della Marca diventano ricettacolo dei peggior rifiuti provenienti da ogni dove.

Perché accade tutto questo? Dove sono i controlli della Provincia di Treviso su discariche autorizzate dalla stessa? Dove sono andati a finire i proclami di Muraro contro le discariche in provincia di Treviso? Non è la prima volta che enti di controllo diversi dalla Provincia scoprono traffici di rifiuti illeciti nelle discariche da essa stessa autorizzate e controllate”.

Zanoni ricorda che nel 2004 il Corpo Forestale dello Stato scoprì nella discarica per inerti della Biasuzzi di Ponzano Veneto dei rifiuti tossiconocivi provvedendo al sequestro nonché alla denuncia dei responsabili (successivamente fu condannato uno dei titolari).

Altri episodi si verificarono tra il 2001 e il 2002 nella discarica per inerti SEV di Padernello di Paese sono state conferite 20.000 tonnellate di rifiuti speciali, pericolosi e tossiconocivi, anche in questo caso a scoprire il tutto non è stata la provincia ma il Corpo Forestale dello Stato.

Ora nel 2010 la storia si ripete, questa volta però non è il CFS ma sono i NOE a scoprire il misfatto. “Perché la Provincia autorizza queste discariche e poi non adotta i dovuti controlli per evitare questi scempi ambientali? Dopo questo ennesimo episodio si può parlare ancora e solo di negligenza da parte della provincia di Treviso?

Forse non guasterebbe vedere la magistratura bussare alle porte di Sant’Artemio per chiedere finalmente spiegazioni su quanto, da troppi anni, sta accadendo nella Marca a scapito dei cittadini che poi si ritrovano con il loro territorio e la loro falda acquifera fortemente compromessi e contaminati”.

 



Laura Tuveri

Leggi altre notizie di Treviso
Leggi altre notizie di Treviso

Dossier

ELEZIONI 2008

Oltre al capoluogo di provincia sono altri 6 i comuni coinvolti nelle amministrative. In questa sezione tutti gli articoli.

Dello stesso argomento

immagine della news

04/03/2024

"Minacce anonime contro di me"

Inchiesta di Perugia sugli accessi informatici abusivi, il consigliere trevigiano Zanoni: "Anch'io tra i nomi"

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×