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24 gennaio 2025

Vittorio Veneto

DOPOSCUOLA ALLA COOP, LE MAESTRE PROTESTANO

Il servizio un tempo a capo del De Zorzi Luzzati e ora del Cesana Malanotti da mercoledì sarà gestito dalla cooperativa Insieme si può

| Claudia Borsoi |

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DOPOSCUOLA ALLA COOP, LE MAESTRE PROTESTANO

VITTORIO VENETO – Cambio nella gestione del servizio di doposcuola per i bambini della primaria: sarà la cooperativa sociale Insieme si può, e non il Cesana Malanotti, subentrato un anno e mezzo fa al De Zorzi Luzzatti, inglobato al suo interno, a erogare quest’anno il servizio in città.

Il servizio prenderà avvio da mercoledì, primo giorno di scuola, ma non senza polemiche da parte delle educatrici che, in poco tempo, hanno dovuto scegliere se diventare soci o meno della coop e dunque tenersi il posto di lavoro.

Con questo cambio, il Cesana Malanotti rimarrà comunque a tutti gli effetti l’ente erogatore del servizio e responsabile verso le famiglie, ma la gestione sarà affidata alla cooperativa che ha dato la possibilità a 14 delle 23 insegnanti di proseguire il loro lavoro a nuove condizioni. «Oggi – spiega Vania Carraro, da 12 anni una delle educatrici del doposcuola De Zorzi-Luzzatti – c’è stato l’incontro con la cooperativa che ci ha illustrato le nuove condizioni. In quattro abbiamo detto di no visto il compenso molto inferiore al precedente, 8 euro rispetto agli 11 euro lordi l’ora, e poco congruo alla responsabilità. Inoltre non ci sono state date garanzie, offrendoci un contratto equiparato a lavoratore dipendente in prova per un anno e obbligandoci a versare circa mille euro quale quota di iscrizione alla cooperativa. Quello che poi non ci piace – aggiunge Carraro – sono le condizioni poco chiare con cui siamo state informate del cambio e i tempi brevi, un paio di settimane, con cui siamo state chiamate a prendere una decisione».

Era il 27 luglio, ricordano le educatrici, quando hanno ricevuto le prime informazioni sul passaggio del servizio alla cooperativa e, la scorsa settimana, le insegnanti hanno avuto modo di incontrare i vertici di Insieme si può che hanno illustrato loro le modalità di accesso alla coop.

«Tramite la direttrice del doposcuola, Elisabetta Viol, abbiamo chiesto di poter incontrare la presidente del Cesana Malanotti e altri responsabili dell’Ipab, ma ad oggi non ci hanno voluto ricevere» afferma Vania Carraro. «A me non è arrivata alcuna richiesta per l’incontro» replica Tiziana Botteon, presidente dell’Ipab.

Perché dunque il servizio è stato affidato alla coop? «Siamo stati costretti a prendere questa decisione perché la riforma Fornero (del lavoro ndr) ha dato precise indicazioni sui contratti a progetto che fino ad oggi, proprio per la non continuità dell’attività, hanno regolato il doposcuola. Siamo stati costretti a operare in fretta – aggiunge Botteon – e in via sperimentale lo abbiamo affidato alla cooperativa il servizio e poi prenderemo le dovute decisioni».

Il doposcuola, fa sapere il Cesana Malanotti, partirà mercoledì in tutte le scuole primarie della città dove già sono numerose le adesioni: «Continueremo a garantire un servizio qualificato alle famiglie» promette Botteon.

 


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