Castelfranco – Dussin pensa subito a vendere per sanare i conti del Comune e rientrare nel patto di stabilità. Con la sua prima apparizione in municipio ha già fissato alcune priorità: nuovi dirigenti e terreni da alienare.

«Dobbiamo vendere dei beni del Comune – ha affermato ieri mattina Dussin -. Una delle prime manovre per cercare da subito di contenere i danni derivati dallo sforamento del patto di stabilità. Ci sono dei terreni che tenteremo di alienare».

Il sindaco si riferisce in particolare a quelli dello scalo merci in via Lovara e in zona industriale a Salvatronda, via Toniolo: già al Gomierato aveva tentato di venderli mettendoli all’asta per due volte, ma in entrambi i casi l’esito è stato analogo: non si è presentato nessuno. Ora probabilmente Dussin ritenterà abbassando il prezzo.

Poi c’è la questione dei dirigenti: sono già state contattate persone che potrebbero ricoprire il ruolo di segretario generale, poi si dovranno trovare un dirigente all’urbanistica e uno ai lavori pubblici.

Tra le prime cose da fare, anche la creazione di uno sportello unico. I cittadini si recheranno tutti nello stesso punto e i documenti da lì partiranno alla volta degli uffici specifici del Comune: in teoria dovrebbero risparmiare tempo sia i richiedenti che i dipendenti del municipio.

«È una delle idee che cercheremo di attuare quanto prima - ha spiegato Luciano Dussin -. I cittadini si potranno presentare con le proprie richieste allo sportello, spiegare ciò di cui necessitano e da lì le carte andranno negli uffici. Il cittadino in questo modo non dovrà girare come uno che cerca un parcheggio e non lo trova».

Per il suo primo giorno in municipio era insieme a quattro consiglieri eletti. La nuova Giunta, o almeno una parte? Si tratta dei consiglieri comunali uscenti Giovanni Squizzato e Stefano Marcon, e poi gli eletti facendo il pieno di preferenze, Nazzareno Gerolimetto (presidente Coldiretti), e Roberto Filippetto (membro del consiglio dell’amministrazione dell’Aeep). MAt. C.

_{Nella foto in alto Dussin nel suo nuovo ufficio, in quella in basso con i quattro consiglieri citati (da sinistra: Filippetto, Squizzato, Gerolimetto, Dussin, Marcon)}