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30 novembre 2024

Conegliano

Electrolux, "Se ne occupi Letta"

Zaia e Serracchiani sulla necessità di un tavolo a Palazzo Chigi

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

Electrolux,

VENEZIA - Il Governo convochi un tavolo a Palazzo Chigi sulla questione Electrolux. E sia il premier Letta a seguirla. Lo chiedono i presidenti di Veneto e Friuli Venezia Giulia, Luca Zaia e Debora Serracchiani. "La partita di Electrolux è quella che ci preoccupa di più in queste ore - ha detto Zaia -. La nostra sfida è la sfida del Friuli V.G. e viceversa. Siamo coesi e se qualcuno pensa di rompere il fronte e creare una guerra tra poveri si sbaglia: vogliamo salvare questi posti di lavoro, vogliamo parlare con l' azienda, ma soprattutto vogliamo capire se il governo si decide a convocare il tavolo a Palazzo Chigi. Perchè governatori, azienda e parti sociali debbono essere assolutamente sentiti e seguiti da Palazzo Chigi. E quindi dal premier Letta".

 

Electrolux, ha ricordato Serracchiani, "è un settore importante, è un pezzo di manifatturiero che rischia di andare fuori. Non siamo disposti a perderlo, per finire in Europa. Perchè - ha osservato - l'eventuale delocalizzazione in Polonia è Europa. Siamo in un contesto in cui vorremo anche che venisse coinvolta l'Unione Europea perchè, mi pare, che sta accadendo quello che non doveva succedere: cioè la mancata armonizzazione fiscale, la mancata creazione fino in fondo del mercato unico sta mettendo in difficoltà i paesi europei esattamente come rischiamo di mettere in difficoltà l'Europa tutta rispetto al resto del mondo".

 

Serracchiani, inoltre, ha rilevato che c'e' stata "una convocazione al Mise piuttosto tempestiva, però, dato conto che vogliamo estenderla alla presidenza del Consiglio, vogliamo che il Mise avvii questo tipo di procedura e lo faccia in fretta anche perche' stanno correndo i giorni dell'investigazione trimestrale che sta facendo Electrolux sugli stabilimenti italiani".

 

"Stiamo parlando - ha precisato Zaia - non del futuro di mille e passa lavoratori, ma anche del futuro di un intero comparto che a noi interessa particolarmente e cha nelle nostre zone ha forgiato una paio di generazioni di nuova imprenditoria la quale ha fatto successo ed è stata il motore del nordest". Per il presidente del Veneto è necessario "dichiarare la crisi di settore e chiedere provvedimenti straordinari. Non è utopia. Mon sono aiuti di Stato, ma è quello che hanno fatto altri paesi come Francia e Spagna. Mi inquieta un po' perchè sono passate due settimane e di grosso novità, soprattutto sul fronte delle convocazione, non sono arrivate". "Questa dell'investigazione - ha sottolineato Serracchiani - è un processo che la proprietà di Electrolux legittimamente fa e ovviamente compete ad essa la possibilità di farla. Noi abbiamo chiesto però di accompagnare questo processo perche' facendo due conti della serva fino ad una certa somma a loro costa molto di più dismettere uno stabilimento e aprirlo in Polonia che tenerlo da noi. Qua la produzione costa all'ora 24 euro contro i 6 della Polonia: intorno a 16/17 costa molto di più portare lo stabilimento altrove che mantenerlo dove si trova".

 

La presidente del Friuli V.G. ha evidenziato che "si sta lavorando per questo, agendo sulla leva energetica, sul costo del lavoro, chiedendo l'intervento direttamente del Governo perché dichiari la crisi di settore. Ognuno di noi fa la sua parte. La cosa importante è che ognuno delle due Regioni non lo fa per i fatti propri, pensando al proprio cortile, ma lo stiamo facendo insieme. Stiamo mettendo in campo - ha concluso - tutte le azioni istituzionali possibili perche' questo accada. E' chiaro che in questa fase ci interessa il dialogo, dopodiché verranno attuate altre azioni, se non sarà sufficiente".

 


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