ETICA ED ECONOMIA: LA CNA SI CONFRONTA CON IL VESCOVO
La tavola rotonda con Mazzocato è in programma alla sede degli artigiani mercoledì 16
| Laura Tuveri |
Treviso - Un incontro, mercoledì 16, alle ore 20,45, per parlare di economia e di etica. Relatore d’eccezione il vescovo di Treviso Andrea Bruno Mazzocato. La tavola rotonda, in programma presso la Sala dell’Orsa, nella sede della Cna provinciale di Viale della Repubblica, è intitolato “Per un’etica economica della persona”. Vi parteciperanno anche il presidente della Cna provinciale, Alessandro Conte, e il direttore Giuliano Rosolen.
Coordina il dibattito il giornalista Lorenzo Biagi, consigliere provinciale del Pd. Rapporti umani anche all’interno dell’attività economica, poiché questa non è eticamente neutrale, né può essere di sua natura disumana e antisociale. Per questo la gestione dell’impresa non può tenere conto degli interessi dei soli proprietari, ma deve anche farsi carico di tutte le altre categorie che contribuiscono alla vita dell’azienda, anche i considerazione dei profondi legami che intercorrono fra l’impresa stessa, il territorio e la comunità.
Questi sono solo alcuni dei concetti contenuti nell’enciclica “Caritas in Veritate” di Papa Benedetto XVI che costituiranno lo spunto per il confronto dialogo fra il vescovo di Treviso, in partenza per Udine, dove sarà alla guida dell’arcidiocesi, Conte e Rosolen. “Tra le tante cosiddette opportunità offerte dalla crisi in corso – ha detto Giuliano Rosolen, – una è sicuramente quella di riaprire la riflessione sull’economia come soggetto delle attività umane, non solo oggetto, intesa come mezzo e non come fine.
Le conseguenze della recessione non sono descritte soltanto dai grafici sulla diminuzione del prodotto interno lordo, della produzione o della produttività, ma coinvolgono in maniera anche sconvolgente la vita reale di tante persone, lavoratori dipendenti e imprenditori, a cui, una volto tolto il lavoro, si rischia di togliere la dignità. Abbiamo tutti il compito di discutere di questi temi per fare sì che la politica sappia costruire un modello di relazione sociali che, in un quadro di buon funzionamento dell’economia, metta la persona incondizionatamente al primo posto”.