Facciamo la Focaccia Veneta ossia la fugassa

Diario dalla quarantena puntata 15 lieviti pasquali

| Omar Lapecia Bis |

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Omar Lapecia Bis | commenti |

Ieri la mia socia a scuola mi ha chiesto una ricetta per la Focaccia ed il maestro Rorato ha pubblicato un articolo dove i lieviti di primavera l'hanno fatta da padrone

Quindi mano al lievito e al lavoro

La fugassa veneta

per uno stampo di carta per focaccia da 750 grammi

Ingredienti • 250 g di farina 00 • 250 g di farina manitoba • 70 ml di latte tiepido • 4 uova intere medie a temperatura ambiente • 12 g di lievito di birra fresco* (aumentate la quantità ( a 20 g) se dovete ridurre i tempi e farla in giornata senza riposo notturno) • 150 g di zucchero • 100 g di burro temperatura ambiente • 1 presa di sale • 5 cucchiai di aroma spumadoro oppure buccia di arancia e limone grattugiata

Per glassare: • latte • burro • 2 cucchiai di zucchero zucchero in granella • oppure • 1 albume • 2 cucchiai di zucchero zucchero in granella • mandorle

Istruzioni

Per il lievitino: 1. In un recipiente di vetro sciogliete il lievito di birra nel latte tiepido, con 20 grammi di zucchero e 100 grammi delle farina che avrete mischiato. Formate la pastella coprite con della pellicola e lasciate riposare, fino al raddoppio (circa 1 ora) . Primo impasto: 1. Nel recipiente della planetaria, unire 200 grammi di farina, 2 uova e 80 grammi di zucchero. Aggiungete il lievitino e cominciate a lavorare il tutto con il gancio fino a che l’impasto inizia ad incordare. 2. Unite 50 grammi di burro morbido a piccoli pezzetti e continua a lavorare per circa 30 minuti, finché l’impasto sarà molto morbido e liscio. 3. Formate una palla con l’impasto e mettete a riposare coperto, al caldo, finché non sarà raddoppiato (circa 1 ora 1 ora e 1/2).

Secondo impasto: 1. Sempre nella planetaria, aggiungete la restante farina (200g ), 50 grammi di zucchero e le 2 uova, il sale e gli aromi. 2. Aggiungete l’impasto lievitato e cominciate a lavorare un’altra volta con il gancio finché sarà bello liscio, e unite gli altri 50 grammi di burro morbido a pezzetti. 3. Continuate a lavorare finché l’impasto sarà bello liscio, molto morbido ed elastico ma non appiccicoso. Ci vorrà un po’ più di tempo, anche 45 minuti. L’impasto sarà pronto quando si staccherà in un unico blocco. 4. Quindi rimettetelo a riposare, coperto con la pellicola, finché sarà raddoppiato. Io anche tutta la notte a temperatura ambiente (circa 20°C).

finale: 1. Sgonfiare l’impasto, formate una palla e mettetela nell’apposito stampo e lasciate ancora a lievitare in un posto caldo, coperto, circa 2 ore. L’impasto dovrà arrivare al bordo dello stampo. Lasciate l’impasto scoperto per 10-15 minuti in modo che si formi una leggera pellicola e con una lametta praticare un taglio a croce. 2. Spennellate il dolce con la “glassa”: per la versione più semplice, che io preferisco, spennellate con un po’ di latte e mettete qualche pezzetto di burro poi cospargete con lo zucchero in granella o semolato.

Per la versione più ricca montate a neve l’albume con lo zucchero, spennellate la superficie del dolce e cospargete di zucchero in granella e mandorle. 3. Mettete in forno caldo statico a 170°C su una placca, a griglia possibilmente, e appena la focaccia si colorerà sopra coprite con un foglio di carta alluminio e portate a cottura finale.

Ci vorranno circa 45-50 minuti, fate la prova stecchino e fatela raffreddare su una gratella.

4. Una volta raffreddata potete conservarla per qualche giorno dentro ad un sacchetto di plastica per alimenti..Lo dico in teoria...nessuna delle mie fugasse ha avuto una così lunga vita...

 



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Omar Lapecia Bis
Docente di Enogastronomia, Sommelier, Chef Mentor, Food Blogger,Food Stylist, Corporate Chef Esperto per tutti i prodotti food inerenti la ristorazione . In special modo nella crezione di nuovi format ristorativi .Sviluppo menù ,esperto nel food purchase per le sue specifiche e sviluppo di ricette.Supervisiona e organizza gli staff di ristorante "Amo i prodotti che ti raccontano storie di uomini e di culture.Trasformarli rispettandone la natura é il mio compito.Adoro utilizzare tecniche innovative per esaltarne la percezione sensoriale. Portare chi degusta il piatto a provare sensazioni e emozioni Questo è lo spirito della mia cucina." Una cucina MODernista

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