E' filato via liscio anche alle elementari e alle medie l'inizio del nuovo anno
La dirigente dell'istituto comprensivo di Zero Branco, Maria Di Leo, da ieri guida anche quello di Casier: "Le uniche difficoltà sono legate alla nomina dei docenti supplenti".
TREVISO - Partenza riuscita anche per la scuola di Marca. Caoticità di traffico a parte – non si era più abituati a studenti e genitori a inizio e metà giornata per le strade – tutto è filato liscio. Per elementari e medie lo scorso era stato tutto sommato “regolare”, a parte un paio di settimane di DaD in zona rossa. Con la ripresa in presenza di ogni ordine e grado di scuola però quello di ieri è stato un banco di prova anche per loro. Maria Francesca Di Leo è dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Zero Branco. Quest’anno le è stata affidata anche la guida di quello di Casier.
Preside, come è stato l’inizio nei suoi due istituti comprensivi?
Il suono della campanella ha dato avvio a questo nuovo anno scolastico e la scuola ha aperto le porte ai suoi alunni che trepidanti attendevano negli spazi esterni individuati per ogni plesso sulla base del Protocollo Sicurezza caratterizzante ciascun istituto. I docenti della prima ora hanno accompagnato tutti gli alunni nelle rispettive classi dando così avvio all’accoglienza e alle attività didattiche.
Li ha attesi anche lei gli alunni all’ingresso?
Nell’istituto Di Zero Branco come di consueto ho salutato classe per classe i ragazzi della scuola secondaria di primo grado e accolto all’ingresso gli alunni delle classi prime con l’appello, dando così ufficialità al nuovo gruppo-classe che li vedrà protagonisti per i prossimi tre anni.
Emozionata? Emozionati?
Momento emozionante per tutti: alunni, docenti, genitori che rispettosi delle regole anti-Covid attendevano fuori dai cancelli sentire pronunciare il nome del proprio figlio. Il primo giorno di scuola è sempre un’esplosione di emozioni. Mi ha colpito come tutti i ragazzi avessero fatte proprie quelle regole che a partire dallo scorso anno scolastico hanno scandito la “routine” della scuola: mascherina chirurgica, distanziamento, bolla.
La piattaforma per il controllo del green pass degli insegnanti ha funzionato?
Perfettamente funzionante, ha permesso di effettuare i controlli dettati dalla normativa vigente per l’accesso ai locali di ogni plesso dell’Istituto da parte del personale docente e Ata. È stato sufficiente un click per ottenere i risultati relativi al possesso o meno dei certificati verdi, semplificando e agevolando così un’ulteriore responsabilità in capo ai dirigenti scolastici.
Problemi ancora da risolvere e difficoltà da affrontare?
Attualmente le uniche difficoltà sono legate alla nomina dei docenti supplenti per avere la copertura completa dei posti in organico. Preciso, però, che rispetto allo scorso anno sia le nomine in ruolo che le nomine a tempo determinato sono state effettuate già prima dell’inizio del 13 settembre. Tuttavia rinunce, congedi e altre tipologie di assenze non mi hanno permesso di assegnare i docenti in tutte le classi già dal primo giorno.
Sarà un anno finalmente… “regolare”?
Il ministro Bianchi, in una lettera semplice e sintetica, augurando a tutto il mondo della scuola un sereno anno scolastico, ci ha ringraziati ribadendo che tutti ogni giorno contribuiamo alla vita delle nostre scuole. Agganciandomi a questo pensiero, ritengo che sia volontà di tutti noi garantire un “regolare” anno scolastico, il governo si sta impegnando in questa direzione affinché il possesso del Green Pass, anche da parte di visitatori esterni in applicazione dell’ultimo Decreto Legge, limiti sempre più l’eventuale contagio o casi di positività da Covid-19 nelle scuole.
Sinceramente, cosa manca ancora e di urgente alla scuola italiana?
La scuola italiana a mio avviso necessita di prospettive future solide attraverso un aggiornamento dei percorsi curriculari maggiormente collegati alla vita reale rendendo i nostri alunni protagonisti di sfide sempre nuove. Auspico anche un processo di inclusione e internazionalizzazione sempre più evidenti nelle scuole, rispettando tempi di acquisizione e interiorizzazione delle sperimentazioni da parte di tutta la comunità. Le novità normative, poche ma di qualità, necessiterebbero di tempi più distesi per una operatività e attuazione graduale nelle scuole.