I fratelli minori sono più delinquenti. E danno più problemi a mamma e papà
Poveri fratelli minori. Non solo sono “meno intelligenti” dei primogeniti, ma avrebbero anche una probabilità maggiore di avere problemi con la scuola e con la giustizia. A svelare quella che è stata definita la “maledizione del secondogenito” una ricerca condotta da alcuni studiosi della MIT Sloan School of Management di Cambrige. La letteratura sulla correlazione del quoziente intellettivo e l’ordine di nascita aveva già messo in luce che, i primogeniti, tendono a essere più brillanti rispetto ai loro fratelli, ma ora un nuovo studio bastona ulteriormente i più giovani della famiglia. Più propensi, a quanto pare, alla ribellione e alla delinquenza.
La ricerca del MIT prende in esame un campione di due milioni di persone nate tra gli anni Ottanta e i primi anni Duemila, provenienti dalla Danimarca e dalla Florida, realtà molto diverse tra loro. Considerando anche l’età dei genitori, la provenienza, lo stato sociale e la differenza di età tra i fratelli, la ricerca ha messo in evidenza risultati simili ovunque: i fratelli minori avrebbero dal 20 al 40% di probabilità in più di avere comportamenti delinquenziali: dalla sospensione a scuola per marachelle a atti più pericolosi da adulti. E questa possibilità è molto più ampia se i secondogeniti sono maschi.
Il motivo? Secondo i ricercatori, per prima cosa i secondogeniti tendono ad avere meno attenzioni materne rispetto ai fratelli maggiori. Inoltre, hanno altri modelli: se i primogeniti prendono esempio dal comportamento dei genitori, adulti, i secondi o terzi hanno come modelli i propri fratelli maggiori, che sono bambini e, in quanto tali, un po' irrazionali. Di qui la maggiore facilità a diventare ribelli, piantagrane, a far disperare genitori e insegnanti e, nel peggiore dei casi, ad andare in prigione già in giovane età.