Frontale di Montebelluna, due morti e tre feriti
L'ipotesi è di un sorpasso azzardato. Chi erano le vittime
| Ansa |
MONTEBELLUNA - E' di due morti e tre feriti, uno dei quali in gravi condizioni, il bilancio di uno scontro frontale avvenuto ieri pomeriggio al confine tra Caerano di San Marco e Montebelluna, tra un furgone e un pullman doppio della linea di trasporto pubblico Mom (Mobilità di Marca), con a bordo sei ragazzi. Le due persone decedute sono Pietro Gallina, titolare dell'omonima società di pompe funebri, gestiva una storica agenzia e lavorava nella falegnameria di via XI Febbraio a Montebelluna.
Con lui si è spento Ruggero Priarollo, pensionato che si trovava spesso con Gallina per aiutarlo in lavori manuali; anch'egli era residente a Montebelluna. Si trovavano sul furgone insieme ad un terzo uomo, portato in elicottero in gravi condizioni all'ospedale di Treviso.
Gli altri due feriti, in modo leggero, sono l'autista della corriera, che proveniva da Bassano ed era diretta a Treviso, e un passeggero. A tentare di ricostruire quanto accaduto è il presidente di Mom, Giacomo Colladon. "L'autista ha cercato di sterzare a destra ma non ce l'ha fatta ad evitare il furgone - racconta - che si è schiantato alla sua altezza. Il bus ha tutti i video dell'impatto. Non è sicuro, comunque, si tratti di tentativo di sorpasso".
Ricordando l'incidente del 3 ottobre scorso sul cavalcavia di Mestre che ha coinvolto un pullman precipitato oltre il guard rail e il bilancio di 21 morti e 15 feriti, Colladon si affretta a spiegare che "l'autobus è nuovissimo: un autoarticolato Mercedes pieno di videocamere ed elettronica". Sul luogo dell'impatto, avvenuto lungo la provinciale 248, sono intervenuti i sanitari del Suem 118, la polizia locale e i vigili del fuoco. Secondo quanto riferito da uno dei ragazzi che si trovava sul pullman, "il furgone proveniente da Montebelluna andava a forte velocità e, sorpassando una Panda, non è riuscito a rientrare in carreggiata, schiantandosi contro il pullman che veniva dalla direzione opposta".
I testimoni non hanno dubbi: "il furgone viaggiava ad una velocità talmente elevata - racconta un altro passeggero - che dopo l'impatto si è girato su se stesso di 180 gradi, in pratica mettendosi nella stessa direzione di marcia della corriera". Per permettere l'intervento dei soccorritori e mettere in sicurezza i due mezzi, si è resa necessaria la chiusura della strada provinciale.
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