"Gli impiegati digitali sono i nuovi lavoratori a cottimo: servono regole e tutele"
E' l'avvertimento della Femca Cisl di Treviso e Belluno che si occupa di moda, chimica ed energia. Nei giorni scorsi ha eletto segretari aggiunti Michela Cesca e Vincenzo Caldarella.
TREVISO - La Femca è la federazione della Cisl che si occupa di chi lavora nell’ambito della moda ma anche della chimica e dell’energia. Nei giorni scorsi due nuovi segretari si sono aggiunti a quello generale, Gianni Boato. Sono Milena Cesca, di Calalzo di Cadore, 54 ann, con deleghe all’amministrazione, alla formazione dei delegati e dei dirigenti, al comparto dell’occhialeria e alle politiche di genere; e Vincenzo Caldarella, 42 anni, residente a Volpago del Montello che assume la responsabilità della zona della Sinistra Piave e del comparto dell’Energia sia per Treviso che per Belluno.
“L’insediamento della nuova segreteria avviene in un momento storico di grandi cambiamenti - commenta Gianni Boato, segretario generale della Femca Cisl Belluno Treviso -, servirà un impegno enorme per essere presenti nel territorio e nella rappresentanza dei diversi settori in cui operiamo”. Per i nuovi dirigenti la sfida più importanti è il mantenimento dei posti di lavoro di fronte a una crisi che ha colpito drammaticamente il comparto del tessile e del calzaturiero: “I bilanci a consuntivo chiusi al 31 marzo - spiega Boato - certificano perdite dal 20% a oltre il 40%: i magazzini sono pieni e la produzione è praticamente ferma. Le aziende continuano a utilizzare la Cassa integrazione Covid, alcune puntando sulla riduzione dell’orario di lavoro permettendo a tutti i dipendenti di lavorare, anche se meno ore, altre facendo lavorare due terzi della forza-lavoro e lasciando a casa il resto, magari - per risparmiare - a partire da chi ha gli stipendi più alti”.
Per chi invece ha conservato fortunatamente il posto, è cambiato comunque con la pandemia il modo di lavorare. Con ricadute su versanti diversi: “Per molte figure professionali impiegatizie - sottolinea Boato - il lavoro si è velocemente trasformato, attraverso lo smart working, ad esempio, che procede per obiettivi e che di fatto non è regolamentato, con il risultato di un lavoro da remoto senza orari, senza diritto alla disconnessione e senza relazioni: gli impiegati digital, chi si occupa di e-commerce, di marketing digitale, di servizi informatici per le grandi aziende della moda, rischiano di diventare dei ‘cottimisti’ moderni. Qui la forza della contrattazione deve necessariamente entrare per dare regole e tutele: su questo, l’impegno sindacale deve essere forte e per questo dobbiamo essere capaci di attrarre lavoratori che fino ad oggi non hanno mai pensato al sindacato come ruolo di rappresentanza”.