TREVISO – Si scatena il gossip trevigiano: non più “ciacole” da bar o passaparola tra pettegole. Impazza il gossip su facebook, dove, nascosti dietro uno schermo, si oltrepassano i limiti della decenza e delle leggi e la prima pagina viene bloccata.

Il profilo Facebook "Gossip Treviso" è stato chiuso ed è anche arrivata la prima denuncia. Una ragazza si è sentita diffamata da alcuni post che la rendevano perfettamente riconoscibile mettendo nella piazza web tutti i suoi intrallazzi amorosi. Quindi, senza pensarci troppo, è andata da carabinieri. Il giochetto del pettegolezzo aperto a tutti è durato poco. La pagina Facebook creata da un gruppetto di persone intenzionate più a fare scalpore, che imita gli intrallazzi amorosi dei giovani ricconi newyorkesi di “Gossip Girl”, una delle serie americane più gettonate dai giovani, si è ben presto trasformata in un punto del web dove farsi i fatti degli altri è diventato ben più che un hobby.

Per un po’ di tempo si sono lette le avventure di un certo mister x che tradiva la fidanzata, di ragazze di buona famiglia dalla doppia personalità, di giovani allegri ed esuberanti nella gestione delle loro amicizie. E quando il tenore dei commenti ha superato i limiti consentiti sono fioccati i provvedimenti. L'obbligo di citare solo i nomi e non i cognomi dei protagonisti è servito a poco: troppo facile riconoscersi ma soprattutto, farsi riconoscere dagli amici, conoscenti e colleghi. Così è partita una vera e propria caccia agli autori della pagina facebook. Una volta individuati e scattata la denuncia tutto è sparito. Ma non le chiacchiere e la voglia di spettegolare. Così ne viene subito aperta un’altra. Il fenomeno dunque si è solo spostato ed ha cambiato nome. Da “Gossip Treviso” a "Gossip Treviso e dintorni" che ha già superato i mille “mi piace”. E il livello “gossipparo” è peggiorato, ogni tabù è scomparso, senza regole e timori: si fanno nomi e cognomi dei ragazzi che, a quanto si legge, sono tutti minorenni, e descrizioni che non lasciano proprio nulla all'immaginazione.