Hacker russi pro-trattori attaccano 20 siti italiani, 2 down: coinvolto anche il Porto di Trieste
Nuova offensiva del gruppo Noname057(16)
| Ansa |
TRIESTE - Nuova ondata di cyber-attacchi degli hacker filorussi Noname057(16) contro siti italiani, "in supporto agli agricoltori che stanno protestando". Ad aiutare i Noname altre 3 crew: Folk's CyberArmy, 22C e CyberDragon. Come nelle precedenti azioni, si tratta di attacchi di tipo Ddos (Distributed denial of service): in pratica si invia un'enorme quantità di richieste al sito web obiettivo, che non è in grado di gestirle e quindi di funzionare correttamente. Limitati, al momento - a quanto risulta - i disagi. L'Agenzia per la cybersicurezza nazionale sta monitorando la situazione. Sul loro canale Telegram, come al solito, i Noname postano affermazioni di propaganda filo-Mosca. "Gli agricoltori - si legge - sono stanchi delle politiche sbagliate delle autorità italiane, che sponsorizzano con tutte le loro forze il regime criminale di Zelenskyj e non cercano nemmeno di risolvere i problemi interni del Paese, fregandosi dei propri cittadini. Gloria alla Russia!". Tra gli obiettivi che gli hacker sostengono di aver colpito, ci sono i siti di varie istituzioni, aziende e banche: l'Agenzia del demanio, Credem, Bper, le aziende del trasporto pubblico di Siena, Torino, Palermo Cagliari e Trento. Analoga offensiva dal gruppo di criminali informatici è stata condotta nei giorni scorsi conto la Spagna; anche in quel caso, in supporto alla protesta degli agricoltori di quel Paese.
Dei circa 20 siti italiani indicati come colpiti dagli hacker filorussi Noname057(16) solo in 2 - quelli di Siena Mobilità e Sinfomar, piattaforma che gestisce il traffico nel porto di Trieste - risultano al momento non raggiungibili. Agenzia per la cybersicurezza nazionale e Polizia postale stanno operando per supportare le aziende interessate a ripristinare le funzionalità impattate dall'attacco.