"Impennata dei prezzi per le materie prime con aumenti fino al 79%"
A lanciare l'allarme è Bernardi, presidente di Confartigianato Castelfranco: "Rischio di default delle imprese, servono subito azioni di contrasto"
| Isabella Loschi |
Oscar Bernardi, presidente della Confartigianato Imprese di Castelfranco
CASTELFRANCO - L’improvvisa impennata dei prezzi delle materie prime e l’andamento a singhiozzo della reperibilità dei materiali sul mercato preoccupa il mondo manifatturiero trevigiano.
A lanciare l’allarme della categoria è Oscar Bernardi, presidente della Confartigianato Imprese di Castelfranco: “Tutto il settore manifatturiero sta vivendo questo shock dei prezzi, emerso parallelamente alla crescita dei contagi e alla diffusione della pandemia. Con il corrispettivo incassato dodici mesi fa dalla vendita di un chilo di rame, oggi si acquistano 560 grammi dello stesso materiale. Un incremento del 79% in un anno, da inizio 2021 l’aumento è stato del +21%.
Questa stessa dinamica ha scosso non solo il mercato dei materiali da costruzione, ma anche di polimeri, metalli, legnami, gomma”. Per non parlare della difficoltà di reperire i materiali che arrivano in ritardi: “Le consegne arrivano anche a quasi due mesi di ritardo. La mancanza di capitali necessari a finanziare l’espansione del ciclo finanziario ed il rischio di blocco delle produzioni per l’irreperibilità delle materie prime nei mercati è reale, come reale è il rischio di default del sistema produttivo che ne può derivare”, sottolinea Bernardi.
Anche nel mondo dell’edilizia, lo shock dei prezzi sta avendo delle ripercussioni da non sottovalutare: “In quanto imprenditore edile, ho ampia cognizione delle ricadute all’interno di un cantiere – ha concluso Bernardi – Oggi il settore è, per usare un eufemismo, confuso dalla domanda per l’avvio degli interventi del 110%. Ebbene, con la scadenza dei termini ancora fissata al 30 giugno 2022, il combinato dell’andamento dei mercati delle materie prime, la disponibilità a singhiozzo dei materiali sul mercato, l’ampia aspettativa dei committenti e la farraginosità burocratica, c’è il rischio di trasformare questa importante opportunità di riqualificazione del patrimonio immobiliare in un terribile autogol”.
L’allarme della Confartigianato di Castelfranco Veneto è rivolto a tutto il mondo economico e politico affinché sia monitorato questo improvviso fenomeno e si adottino, ciascuno per le proprie competenze, tutte le possibili azioni di contrasto.
“L’invito alla politica è anche quello di adottare tempestivamente le misure di proroga e di rendere strutturale la possibilità accedere alla riqualificazione immobiliare agevolata”.