SAN VENDEMIANO – Incastrato dai suoi stessi sms, un 30enne vittoriese è stato denunciato per molestie. Per mesi aveva ossessionato e molestato via telefono l’ex datore di lavoro.

Spediva gli sms utilizzando un software “skebby” per telefoni cellulari di ultima generazione, che gli consentiva l’invio in forma anonima. Così D.D., 30 anni, di Vittorio Veneto, si sentiva al sicuro e poteva scaricare in quei brevi messaggi scritti tutta la rabbia nei confronti del gestore di un locale pubblico. L’esercente aveva infatti assunto il vittoriese, ma al termine del periodo di prova aveva deciso di non confermarlo.

Per questo il 30enne aveva iniziato a spedire tali messaggi anonimi molestando l’uomo con riferimenti alla sua situazione economica e familiare. Il barista alla fine si è deciso a sporgere denuncia e, grazie ad una complessa attività d’indagine attraverso l’acquisizione del traffico telefonico e dei file di log, che documentavano le connessioni internet, gli agenti del commissariato di Conegliano sono riusciti ad incastrare il responsabile e a denunciarlo.

“E’ importante – commenta il dirigente del commissariato Claudio Di Paola -, denunciare simili fatti prima che rischino di degenerare. L’alta professionalità degli uomini della polizia di Stato permette di arrivare all’individuazione dei colpevoli anche nei casi difficili come questo”.