TREVISO/CONEGLIANO – Per regolamentare l’uso dell’Inno d’Italia, anche alla luce delle recenti polemiche a seguito dell’inaugurazione di una scuola a Vedelago, l’on. Fabio Gava (Pdl) ha fatto un'interrogazione al Governo.

In quell’occasione era stato intonato il Va’ Pensiero che ormai ha assunto una significato politico, in 'Dichiarazione Indipendenza Padania' 1996 è definito come inno ufficiale. Il parlamentare trevigiano chiede, invece, che nelle occasioni istituzionali riecheggino le note dell’ Inno Mameli.

Chiede, dunque, di regolamentare l'esecuzione dell'Inno di Mameli nell'ambito delle cerimonie pubbliche affinché non si ripeta quanto visto a Fanzolo di Vedelago dove al taglio del nastro di una scuola è stato suonato davanti alle autorità il Va' Pensiero. L'interrogazione parlamentare, a risposta scritta, è stata depositata da Gava e indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell'Interno, Roberto Maroni.

Il documento è stato sottoscritto anche dai colleghi Giustina Mistrello Destro, Catia Polidori, Lella Golfo, Benedetto Della Vedova e Luca Bellotti.

"Alla luce delle polemiche emerse - spiega Gava -, in virtù della ricostruzione dei fatti visti a Vedelago, avanzata anche in modo difforme dal portavoce del presidente della Regione Veneto, dal maestro del coro, dal sindaco di Vedelago, dal Comune e dallo stesso presidente Zaia, e visto che dal 1996 il Va’ Penisero, come si legge nella cosiddetta dichiarazione d'indipendenza della Padania fatta dall'onorevole Bossi, risulta essere stato proclamato come inno ufficiale della Lega Nord e della Padania e ha perciò un significato politico della Lega Nord"

"Appare quanto mai opportuno prevedere un protocollo cerimoniale che indichi se, come e quando, come e con quale tempistica debba essere cantato o suonato l'inno nazionale durante le cerimonie di inaugurazione, soprattutto quando dette cerimonie d'inaugurazione riguardano opere pubbliche afferenti funzioni di livello nazionale, come le scuole".