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18 aprile 2024

Treviso

LATTE: SIT-IN PIAZZA MONTECITORIO

Anche gli allevatori trevigiani oggi hanno manifestato a Roma per l’imbroglio delle quote latte

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

LATTE: SIT-IN PIAZZA MONTECITORIO

TREVISO/ROMA - Oltre una cinquantina di allevatori trevigiani, soci di Coldiretti Treviso, oggi, martedì 20 luglio, hanno manifestato nella Capitale, in un sit-in in piazza Montecitorio per denunciare l’illegalità del mondo del latte.

A due settimane dalla imponente “occupazione” del Brennero gli agricoltori di Coldiretti sono scesi nuovamente in piazza per chiedere chiarezza e legalità sulle quote latte. Hanno viaggiato di notte, quasi un’abitudine di questi tempi, dopo l’assemblea nazionale a Roma e la manifestazione al Brennero dei giorni scorsi, per dar vita ad una manifestazione durante la discussione della manovra economica alla Camera dei Deputati che sospende il pagamento delle multe sulle quote latte.

“Ancora una volta gli allevatori sono costretti ad abbandonare le proprie aziende per una questione di legalità – spiega Enzo Bottos, direttore di Coldiretti di Treviso - Noi rispettiamo sempre la legge ma la legge rispetti noi.

Se gli accertamenti in corso sono così “importanti” da determinare nella manovra la sospensione delle rate delle multe sulle quote latte, allora lo Stato rifaccia per l’ennesima volta i suoi conti ma, visto che venti anni non gli sono ancora bastati, intanto restituisca i soldi a tutti gli allevatori che hanno versato multe non dovute e acquistato quote non necessarie calcolate su dati che lo stesso Stato oggi, con tanto di legge, ritiene non ancora certi.

Se sono ancora da rifare i conti “chi sbaglia paga” deve valere per i produttori ma anche per lo Stato”. In Veneto ricorda Coldiretti, la questione delle quote è sentita in particolare nel vicentino, nell'alta padovana, nel veronese nel trevigiano e nel bellunese dove sono presenti circa 4.300 allevamenti ad indirizzo lattiero caseario che producono 11 milioni di quintali latte l'anno.

Gran parte di questi è destinato alla produzione di formaggi Dop tra cui spiccano quelli a denominazione come l'Asiago (1.750 mila pezze) Montasio (300 mila) Grana Padano (570 mila forme) il Monte Veronese e la Casatella Trevigiana.

Il Piave prossimo alla certificazione 310 mila forme. Il prezzo alla stalla in Veneto è diminuito del 17% nell'ultima campagna assestandosi sui 34-36 euro al quintale (iva inclusa), importo non sufficiente per garantire un'adeguata redditività degli allevamenti.

“In questo momento non possiamo permetterci di distrarci dai veri problemi, quali il prezzo del latte che non c’è, ad una etichettatura obbligatoria dell’origine sulla quale non registriamo la solerzia parlamentare che invece si dimostra in questa vicenda che a dire squallida è dir poco” conclude Bottos.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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