Lunedì arriveranno i primi supplenti ma ne mancherà comunque uno su quattro
Un primo passo verso la soluzione del problema pure se timido
Treviso - Le prime cattedre vacanti nella scuola di Marca cominceranno ad essere coperte alla volta di lunedì, quando è fissato l’inizio – con l’inedita procedura telematica - delle operazioni di nomina dei supplenti. Le incognite sul buon esito della procedura, in termini tecnici e temporali, sono parecchie.
Pendono ancora numerosi ricorsi contro punteggi erroneamente assegnati dalle segreterie degli istituti, che per tutto il mese di agosto hanno dovuto ottemperare d’ufficio alla predisposizione delle graduatorie per le supplenze (Gps). “Errori dolosi” in alcuni casi, i cui autori sono quegli aspiranti supplenti che pur di sedersi nove mesi in cattedra si sono fatti conteggiare titoli improbabili. Come nel caso – è un esempio – di quell’insegnante di musica che ha rivendicato punti per aver suonato alcune serate alla sagra parrocchiale. Se tanto dà tanto, avesse pure cantato avrebbe quasi certamente vantato un curriculum da Preside. Le prossime quarantotto ore saranno decisive: qualora le graduatorie non risultassero tutte ripulite di queste “posizioni creative”, lo slittamento delle convocazioni per il conferimento degli incarichi sarà inevitabile.
A Treviso come nel resto del Veneto, un insegnante su quattro continuerà a mancare all’appello. Con conseguenze che in epoca Covid si sono già rivelate in maniera piuttosto pesante. Infatti, mentre negli anni passati, in attesa dell’arrivo del supplente annuale, le ore di lezione venivano coperte dai docenti titolari del Consiglio di classe, stavolta un destino assai diverso attende gli studenti privi di docenti: ingressi posticipati e uscite anticipate. Ma se lunedì tutto – sperabilmente – incomincerà sotto i migliori auspici è pressoché certo che i supplenti non giungeranno subito a destinazione: non tutti i convocati di diritto in graduatoria infatti si sono accreditati per la procedura telematica di nomina e altri presumibilmente rinunceranno alla cattedra, con motivazioni le più diverse.
Si renderà quindi necessario un altro giro di chiamate, ripartendo dalle posizioni più basse in lista. Anni orsono l’avente diritto poteva arrivare anche dopo mesi e mesi e classi ormai avviate dovevano accomiatarsi da un giorno all’altro dal “supplente del supplente”. Fatti memorabili che nessuno si augura di bissare.