Miele Montello: dalla Grecia, alla ricerca del nettare perfetto

Massima qualità e produzione di nicchia

| Sara Armellin |

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Sara Armellin | commenti |

MONTEBELLUNA - Quella di Fotios è proprio una bella storia: già dal nome del personaggio, si coglie che le origini non sono molto nostrane. Fotios Kelidis, classe 1982, è infatti nato a Kerkini, cittadina agricola della Grecia, a un centinaio di km a nord est di Salonicco. Qui viveva felice seguendo il padre nell’attività di agricoltore. Ma una serie di annate pessime a causa di siccità e altre calamità obbligarono la famiglia di Fotios a prendere una decisione radicale. All’età di 17 anni, si vede costretto a seguire il padre in Italia, fino a Volpago del Montello dove avevano degli amici.

Entrambi trovano subito lavoro in fabbrica e si integrano perfettamente nella comunità: ma qualcosa manca nell’equilibrio di Fotios. Il contatto con la terra. Inizia quindi a coltivare l’orto dietro casa, ma non basta. Finchè un giorno, in fabbrica, un collega gli confessa che nelle ore libere si dedica alla cura di una decina di arnie sul Montello. Fotios, curioso e per nulla schivo alla fatica, lo segue per le prese e in lui riemergono i ricordi di quando, sulle colline di Balasica, aiutava il nonno nella cura delle api di casa.

Detto fatto: nel 2017 parte la sua avventura con un paio di famiglie di api. Va alla ricerca dei prati dove sistemare le sue arnie e inizia, nello scantinato di casa, a produrre miele con le tecniche arcaiche e domestiche elleniche. Il risultato è da leccarsi i baffi, come conferma la moglie Mariarosaria, erborista di professione. Fotios prende coraggio, aumenta il numero delle arnie, si attrezza con una Piccola Produzione Locale efficientissima e inizia la sua vita di operaio e apicoltore.

La produzione attuale si contraddistingue per la ricerca della massima qualità, dalle fioriture al lavoro in laboratorio. Le sue api seguono la primavera delle fioriture in tutto il Veneto: dai prati del Montello, alle Pianezze e alle montagne Bellunesi, fino alle barene della laguna di Venezia, che conferiscono al miele incredibili note di sapidità. I telaini dei melari vengono disopercolati manualmente, per poi venire centrifugati con un filtro a maglie larghe per lasciare passare pollini, propoli e minuscole particelle di cera che conferiscono un aroma unico e inconfondibile.

Quindi la lavorazione, rigorosamente a freddo, con uno speciale macchinario che consente di deumidificare il miele crudo, mantenere la temperatura bassa al fine di non alterare le proprietà organolettiche e il sapore. Infine la maturazione in serbatoi in inox, per almeno 3 mesi, e la composizione dei blend. Il tutto con la massima attenzione nella scelta dei materiali che vanno a contatto con il miele, materia viva e delicatissima: anche la temperatura e l’umidità del laboratorio sono costantemente monitorate, per permettere al prezioso elemento di conservarsi alle migliori condizioni.

Il tutto viene poi travasato in eleganti vasetti, che Fotios vende direttamente a casa sua o in selezionate gastronomie con il felice marchio Miele Montello. Sono disponibili diverse tipologie, a seconda delle fioriture dell’anno: castagno, tiglio, trifoglio bianco, melata, acacia e millefiori estivo o con tarassaco. Di ciascuno, Fotios è in grado di raccontarvi da dove vengono i fiori, affascinandovi con i suoi racconti che sanno di passione e echi di memorie lontane. Perché nel suo lavoro, Fotios rende omaggio alle sue radici elleniche, al passato agricolo di nonno Fotios, di cui porta orgoglioso il nome, e della generosa terra veneta, che l’ha accolto e che lui sta valorizzando al massimo attraverso la produzione del miele artigianale, in equilibrio con l’ambiente, e alla ricerca della migliore qualità organolettica. Nei prossimi piani, l’avvio di attività didattiche e la creazione di una crema di miele e nocciole: i nostri migliori auguri a questo entusiasta ed energico apicoltore!

 



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Sara Armellin

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