MORTE DI JACOPO: HANNO PATTEGGIATO I DUE CAPI-SCOUT
Ora è in corso il procedimento civile per risarcire la famiglia del giovane morto il 4 gennaio 2009
| Laura Tuveri |
Villorba - Hanno scelto la via del patteggiamento Davide Mattiuzzo e Federico Fiori, i due capi-scout responsabili del gruppo “Villorba 1” di cui faceva parte il 16enne Jacopo Ceneda (nella foto), morto il 4 gennaio 2009 dopo essere precipitato in un canalone, sopra Ospitale.
Mattiuzzo e Fiori, entrambi 24enni, erano accusati di omicidio colposo.
Secondo l'accusa i due capi-scout non avrebbero tenuto conto delle altre avversità climatiche quando hanno preso la decisione di portare i giovani del loro gruppo lungo un sentiero ghiacciato e quasi impraticabile, anche a fronte dell’inadeguatezza di attrezzatura e abbigliamento.
Mentre stava tentando di superare una slavina ghiacciata che occludeva la pista, Jacopo Ceneda scivolò precipitando per oltre 200 metri. Morì all'istante.
E se ieri a Belluno si è concluso il processo penale è in corso quello civile in corso che dovrà stabilire un risarcimento alla famiglie Ceneda. In una nota l’Associazione italiana guide e scout d’Europa cattolici dice di aver preso atto dell’esito del procedimento giudiziale e della scelta da parte dei capi “di un percorso che ha consentito di non amplificare ulteriormente il dolore che ha colpito la famiglia di Jacopo, loro stessi e la comunità di ragazzi coinvolta nel tragico incidente mortale”.
L’associazione torna a rinnovare il sentimento di vicinanza ai familiari del ragazzo, la mamma e il fratello che, anche dopo il tragico evento, ha continuato il suo percorso educativo nel gruppo scout. “Grazie a loro, alle tante testimonianze di apprezzamento e incoraggiamento, ricevute in questi mesi, unite alla rinnovata fiducia delle famiglie dei ragazzi, il Gruppo Fse di Villorba ha trovato la forza e il coraggio di proseguire la propria attività educativa.
In particolare i ragazzi del Clan hanno saputo trovare la forza di proseguire il loro cammino educativo, per tanta parte percorso con Jacopo, partecipando con generosità all’intervento di assistenza alle popolazioni d’Abruzzo, insieme agli oltre 1000 giovani della FSE, Rover e Scolte, provenienti da tutte le regioni, che si sono avvicendati nelle aree terremotate di Villa S.Angelo, Fossa, S.Demetrio, Pettino, S.Pio delle Camere assicurando un Servizio continuativo per cinque mesi a favore soprattutto degli anziani e dei bambini”.
L’associazione guide scout dice anche che quanto è accaduto lo scorso anno richiede ulteriori riflessioni rispetto alla sicurezza nelle attività scout, e sulla possibilità di ridurne, per quanto possibile, i rischi.