Netanyahu: "L'operazione non si fermerà"
La Striscia di Gaza è ora circondata da tre lati
ISRAELE - La situazione nella Striscia di Gaza raggiunge una fase critica mentre Israele dichiara di essere entrato nella stessa Gaza City e le operazioni militari si intensificano. Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu (IN FOTO) ha affermato con determinazione che "l'operazione non si fermerà". Nel frattempo, Hamas riporta la tragica perdita di almeno altri 195 palestinesi nei campi profughi di Jabalia a seguito di due serie di attacchi aerei israeliani. La Striscia di Gaza è ora circondata da tre lati, con le principali vie di accesso sotto il controllo di Israele.
La crisi in corso ha catturato l'attenzione della comunità internazionale, con l'America che discute la possibilità di inviare una forza multinazionale in Gaza una volta che Israele avrà debellato Hamas. Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha chiesto una pausa nel conflitto per consentire il rilascio dei prigionieri. Nel frattempo, il Giappone ha annunciato un piano di sostegno finanziario di 106 miliardi di euro per affrontare l'emergenza umanitaria a Gaza.
Nelle ultime ore, si sono verificati scontri al confine tra Israele e il Libano, con sirene che hanno suonato nella Striscia di Gaza, aumentando ulteriormente la tensione nella regione. Circa 450 persone, in gran parte straniere o palestinesi feriti, sono riuscite a varcare il confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto, cercando rifugio dal conflitto in corso.
Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, è previsto fare ritorno in Israele domani per sostenere gli sforzi di mediazione e cessate il fuoco. Nel frattempo, continuano a cadere razzi su Israele, con il bilancio delle vittime a Gaza che sale a 8.796, di cui 3.648 sono minori. La sorte dei 242 ostaggi detenuti da Hamas rimane incerta.
Parallelamente agli sviluppi a Gaza, nelle ultime 24 ore, le truppe russe hanno attaccato 118 villaggi in 10 regioni ucraine, alzando ulteriormente le preoccupazioni sulla situazione in corso in Europa orientale.
La comunità internazionale continua a esprimere profonda preoccupazione per la crisi in corso a Gaza e in Ucraina, chiedendo soluzioni diplomatiche e umanitarie urgenti per porre fine alle sofferenze delle popolazioni coinvolte.
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