"NO AL PAGAMENTO PER UN SERVIZIO CHE NON C'E'"
La CNA di Treviso raccoglie firme per sospendere il contributo Sistri
TREVISO – No al pagamento per un servizio che non c'è. La CNA di Treviso ha avviato una raccolta firme, per fermare il contributo Sistri per il terzo anno consecutivo, mentre il sistema di tracciabilità dei rifiuti non è ancora entrato in vigore.
La raccolta di firme tra i propri associati serve a rafforzare l’iniziativa della CNA nazionale, insieme alle altre sigle che fanno parte di R.ETE. Imprese Italia, presso il ministro all’Ambiente Corrado Clini.
Il pagamento del contributo Sistri per il 2012 scade il 30 aprile ma l’entrata in vigore del sistema è stata nuovamente posticipata al 30 giugno prossimo, secondo quanto stabilito dal Mille Proroghe. Un ulteriore slittamento per un sistema contestato dalle categorie che avrebbe dovuto entrare il vigore a gennaio 2010 e che dopo due anni e mezzo è ancora al palo. Mentre lo Stato è stato solertissimo nel chiedere il contributo Sistri alle imprese che, tra il 2010 e il 2011, hanno sborsato a livello nazionale, per non aver nessun servizio, oltre 70 milioni di euro.
«L’aumento dell’Iva, delle accise sui carburanti, delle assicurazioni e delle autostrade, l’introduzione dell’IMU che sarà un salasso: la mano dello Stato è già pesantissima sulle imprese in un momento di grande affanno della nostra economia – commenta Alessandro Conte (in foto), presidente provinciale della CNA -. È giusto pagare quello che è dovuto, ma è un delitto che lo Stato chieda soldi per un servizio che non è ancora in grado di fornire».
Quello che la CNA contesta non è l’obiettivo del Sistri, che è buono: la tracciabilità dei rifiuti infatti è importantissima in un Paese come il nostro in cui sul business dei rifiuti ha messo le mani da tempo la criminalità organizzata alimentando un remunerativo traffico illecito di rifiuti pericolosi e devastando intere aree del Paese.
Ma l’attuale sistema – dice la CNA da tempo – ha pesanti complicazioni pratiche per le imprese, è complesso, comporta lungaggini e procedure complesse, soprattutto per l’autotrasporto e per certe categorie di piccole imprese. La CNA ha prodotto una proposta per un nuovo sistema per la tracciabilità dei rifiuti che soddisfi appieno gli obiettivi di legalità e, allo stesso tempo, non sia l’ennesima complicazione burocratica inutile e costosa sulle spalle delle imprese. La proposta è all’attenzione del Governo.
Intanto, però, la priorità è non far pagare alle imprese il contributo in scadenza il 30 aprile. «A livello nazionale, stiamo facendo pressioni sul ministro Clini perché sospenda un pagamento inaccettabile che non sarebbe compreso dalle imprese – continua Conte -. Invitiamo i nostri imprenditori a firmare l’appello presso le nostre sedi e sul sito internet per dare forza all’azione sindacale del Nazionale. Invitiamo inoltre gli imprenditori ad aderire all’azione legale che stiamo intraprendendo per il recupero delle somme già versate negli anni scorsi».