Castelfranco – Aveva suscitato non poca perplessità la dichiarazione in conferenza stampa da parte dell’Ad di Artematica che Fondazione Cassamarca avrebbe sponsorizzato la mostra clou in occasione del quinto centenario dalla morte di Giorgione a Ca’ dei Carraresi.

Questo perché da oltre un anno a Castelfranco si continua a parlare di una mostra di alto livello, per la quale tra l’altro ci sarebbe già il consenso al prestito per sei opere del pittore (tante vista la scarsa produzione) da parte di importanti musei.

Un progetto, quello di Castelfranco, già in avanzata fase di progettazione: ci sono importanti curatori, Enrico Maria Dal Pozzolo, Antonio Paolucci e Lionello Puppi; c’è già un titolo, “Giorgione, un enigma, un mistero, un mito”. Ieri il sindaco Maria Gomierato ha contattato Fondazione Cassamarca e la Provincia per capire qualcosa in più riguardo le dichiarazioni di Artematica, i curatori della mostra di Canaletto a Ca’ dei Carraresi.

«Ho parlato con la Provincia e Fondazione Cassamarca – ha affermato -. C’è la possibilità di una collaborazione con Treviso. Prossimamente ci incontreremo. Ben venga, comunque, l’affiancamento della mostra a Casa Giorgione con una a Ca’ dei Carraresi a Treviso. Potrebbe essere interessante, si tratta comunque di un progetto tutto da costruire».

Gianpaolo Gobbo, sindaco di Treviso, è propenso alla doppia mostra: «Melius abundare quam deficere», afferma utilizzando il latino. Meglio abbondare che essere in difetto. Meglio due mostre su Giorgione che nessuna.

Sulla stessa linea Marzio Favero, assessore alla cultura della Provincia di Treviso: «C’è posto per tutti, ma bisogna coordinare gl interventi delle istituzioni pubbliche e private. Incontrerà il sindaco di Castelfranco la prossima settimana e poi anche il presidente di Fondazione Cassamarca».

Intanto a Castelfranco è polemica. Livio Frattin, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale che un paio di settimane fa aveva presentato un’interrogazione in seguito a dichiarazioni di Sgarbi che parlavano della possibilità che la mostra su Giorgione venisse fatta a Treviso, si dice allibito.

«Il Comune di Castelfranco – afferma – è stato scavalcato. È inconcepibile che abbia avuto un ruolo da spettatore. In linea teorica non sono contrario ad una collaborazione con Treviso, ma si tratta di uno sfregio alla dignità del Comune».