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30 novembre 2024

Vittorio Veneto

"Ho detto a Gesù di tenermi qui per vedere come finisce il mondo"

Teresa Braido compie 102 anni. Ha visto due guerre ma, quello attuale, "è un periodo terribile"

| Stefania Rotella |

| Stefania Rotella |

VITTORIO VENETO - E’ arrivata a 102 anni e ha visto passare due guerre mondiali. Auguri a nonna Teresa, che oggi compie gli anni. E’ lucidissima, fa ginnastica tutte le mattine, non cena mai, segue gli eventi, ma questo mondo non le piace per nulla.

Teresa Braido, nata il 23 settembre 1913, vittoriese, oggi compie 102 anni. Viene festeggiata in famiglia da una quarantina di parenti e amici a casa Da Ros. Questa signora pimpante ed allegra, con il senso dell’umorismo, ha lavorato alle filande, si è sposata con Angelo Ortolan, rimanendo vedova quando suo marito venne dato per disperso nella campagna d’Albania. Era del 7° alpini e venne dato per disperso sul fronte greco-albanese nel gennaio del 1941.

L’ultracentenaria ha due figlie, Elsa ed Elvira e una nipote, Loredana Buffoni, preside.

 

Ci racconta un po’ della sua vita?

Sono a nata a Vittorio Veneto, le mie origini sono a Santa Giustina, località Cesana. Dal ’37 al ‘42 ho vissuto a Dignano d’Istria. Mi sono sposata nel 1936 e sono vedova dal 1941. Ho fatto la quinta elementare e quando ero ragazzina sono andata a scuola a Longhere. Mi ricordo ancora la mia maestra elementare, era Giuseppina di Lago. In tanti anni si sono succeduti ricordi belli e brutti, come la morte di mio marito e dei miei tre fratelli Bruno, Bortolo ed Emilio. Tra i momenti belli e spensierati ricordo di quando con i miei cugini si andava di notte in bicicletta da Santa Giustina ad Udine.

 

Altri anni, un’altra vita. Cosa è rimasto?

E’ rimasto il ricordo di una vita dura, faticosa, ma bella, non paragonabile con quella del giorno d’oggi, che reputo orrenda. Da giovane non avevamo quasi niente, c’era un’alimentazione fatta di riso, fagioli, minestra, poca carne, verdure. Io del pane non mangiavo mai la mollica. Molte volte la cena era con una tazza di latte.

 

La domanda d’obbligo è come arrivare ai 102 …

La mia giornata tipo è sveglia alle 5/5.30, dormo molto poco, per colazione un caffè e basta, alle 12 pranzo alternando pasta, riso, minestra, carne, verdura, uova, un pezzettino di dolce a fine pranzo, la sera non ceno mai. A pranzo non manca mai mezzo bicchiere di vino rosso. Sono molto credente e ho detto a Gesù di tenermi qui ancora un po’ perché voglio vedere come finisce il mondo. E’ un mondo terribile, dove c’è un finto benessere. Guardo poca televisione, c’è ben poco di bello. Quando posso cerco di aiutare chi ha bisogno. Per vivere bene molte cose bisogna lasciarle correre e far finta di non vedere e non sentire. Preferisco gli uomini alle donne perché sono più sinceri.

 

Teresa Braido oggi festeggia un bel traguardo. A Vittorio Veneto il più anziano è del 1911 ed ha compiuto 104 anni, la signora più anziana è invece del 1912, ne ha 103. Teresa è nella rosa dei sei più agée della città. Sono tredici i vecchietti in città ad avere dai cento anni in su, undici donne e due maschi.

© Riproduzione riservata

 


| modificato il:

Stefania Rotella

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