Villorba - Mestizia e tanta commozione al funerale di Jacopo Ceneda, lo sfortunato 16enne di Villorba che ha perso la vita domenica scorsa durante un’escursione con gli amici scout ad Ospitale di Cadore. Per l’ultimo saluto al giovane la chiesa parrocchiale di Villorba era gremita.

Alla cerimonia, officiata dal parroco di Villorba don Emilio Francesco Vidotto, hanno partecipato molti dei gruppi scout della zona di Treviso. Il giovane è precipitato in un canalone della Val Bona mentre stava cercando di attraversare una slavina che ostruiva il passaggio sul sentiero del rientro. In pochi secondi Jacopo ha percorso 350 metri di un canalone ghiacciato, per un dislivello di 270.

A piangerlo, oltre a molta gente comune - la famiglia Ceneda è molto nota in paese – c'erano gli amici e i parenti e c’erano naturalmente anche la mamma Mirella Ghedin e il fratello 14enne Nicolò, anch’egli con la passione per lo scoutismo. Hanno assistito alla funzione anche il sindaco di Villorba, Liviana Scattolon, e il presidente della Provincia, Leonardo Muraro.

Non potevano mancare i compagni della terza B del Liceo scientifico Da Vinci. Un suo compagno di classe ha letto un brano dell’ultimo compito di italiano di Jacopo, alcune sue riflessioni sul sistema scolastico che lo sfortunato scout voleva più rispondente alle aspettative dei giovani.

I suoi compagni, oltre alla sua intelligenza e saggezza ricorderanno Jacopo anche per il suo “sorriso disarmante che era in grado di ammutolire ogni rancore”. E' giunto anche un messaggio di cordoglio da parte del vescovo di Treviso.

Il parroco ha letto il telegramma inviato alla parrocchia da mons. Mazzocato: “La morte ce lo ho strappato quando stava ancora sbocciano alla vita e la nostra mente è piena di dubbio e domande con tanto dolore nel cuore. Non muore però il nostro amore per Jacopo”.

Naturalmente anche gli scout hanno voluto dare pubblicamente l'ultimo saluto al loro Jacopo. Alle famiglie presenti, gli scout hanno chiesto, inoltre, di rinnovare la fiducia nei capi scout e a Dio hanno chiesto “coraggio e forza per ripartire”.