A Treviso l'aria rimane pessima
Mercoledì nero per il capoluogo: Pm10 a livelli insostenibili
TREVISO- Ad appena tre giorni dall'entrata in vigore del piano antismog, a Treviso l'aria è già irrespirabile. I dati raccolti dalle due stazioni di rilevamento poste in territorio comunale hanno registrato livelli di Pm10 preoccupanti: nell'arco delle 24 di ieri i valori delle polveri sottili non sono scesi quasi mai sotto la quota di accettabilità (50μg/m3). Per gran parte del giorno i livelli si sono attestati tra i 50 e i 100 μg/m3 decretando, secondo gli standard di riferimento, una qualità dell'aria “scadente”.
Preoccupante lo sforamento della soglia di 100 μg/m3 registrato nella notte tra martedì e mercoledì, con valori massimi registrati di Pm10 di 133 e 127μg/m3: i livelli sono stati quasi eguagliati anche nella tarda serata di ieri. Risultato: aria tecnicamente “pessima” per diverse ore. Inevitabili il 42esimo sforamento annuale per la stazione di rilevamento di strada Sant'Agnese e il 39esimo superamento per quella di via Lancieri di Novara: il 35 sforamenti annuali concessi, sono ormai ampiamente superati.
Ad allertare sono i valori medi registrati nel bollettino Arpav di ieri: 82μg/m3 in via Lancieri di Novara e ben 90μg/m3 nella centralina posta in prossimità dell'aeroporto Canova. I dati ripropongono le avvisaglie negative registrate nel 23esimo rapporto annuale di Legambiente sull'Ecosistema Urbano, pubblicato appena qualche giorno fa: il 95esimo posto occupato da Treviso nella classifica delle città italiane per i valori medi annuali di Pm10 presenti nell'aria pare confermato dai dati rilevati in questi giorni.
Anche se a molti appaiono ancora troppe le deroghe concesse nell'ordinanza comunale antismog, analizzando i dati è chiaro come a gravare pericolosamente sui livelli di inquinanti nell'aria siano sempre più gli scarichi prodotti dal riscaldamento domestico: i picchi, registrati nelle ore notturne, ne sarebbero una prova. È l'agire dei singoli ad essere determinante: sono i comportamenti virtuosi dei singoli cittadini ad essere decisivi e ad incidere più di qualsiasi piano antismog. Da dove iniziare? Abbassare la temperatura nelle case e ridurre allo stretto necessario l'uso dell'auto.