Santa Lucia, in 280 per il dibattito pubblico tra i candidati sindaci
Szumski, Sossai e Bornia si sono confrontati sui temi caldi del comune. A sorpresa ritorna il tema del casello della A27
SANTA LUCIA DI PIAVE - C’erano circa 280 persone ieri sera ad assistere al dibattito pubblico tra i candidati sindaci di Santa Lucia, organizzato da OggiTreviso e Confartigianato Imprese Conegliano.
Un Palacastanet gremito, con molte persone che hanno assistito al confronto senza trovare posto a sedere: Riccardo Szumski, Paola Bornia e Riccardo Sossai hanno dato vita ad un confronto serrato sui temi “caldi” del comune, rispondendo alle domande dei giornalisti e del moderatore.
Tra gli argomenti più sentiti c’è stato quello della sicurezza, tornato alla ribalta dopo l’assalto al bancomat in via Marconi, verificatosi venerdì notte.
Sossai ha proposto alla cittadinanza l’installazione di un “sistema capillare e moderno di videosorveglianza, proveniente dagli Stati Uniti, che utilizza l’intelligenza artificiale per individuare qualsiasi comportamento anomalo delle persone, segnalandolo alle forze dell’ordine tramite una app”. Costo dell’operazione? “25mila euro all’anno per 5 anni” ha spiegato Sossai.
Bornia ha invece rilanciato l’idea del controllo di vicinato come soluzione ai problemi di sicurezza in paese. I toni si sono alzati invece quando l’attuale consigliere di opposizione ha letto un passo di una delibera del consiglio comunale, in cui Szumski avrebbe detto che “la legge va aggirata”.
Sossai ha poi fatto riferimento al sostegno della Lega, che quest’anno ha deciso di appoggiare la sua civica, “Vivere bene a Santa Lucia”, e non quella di Szusmki, “Insieme per Santa Lucia”, come era accaduto in passato.
“L’attuale sindaco è stato abbandonato da tutte le forze politiche” ha detto Sossai. “Ho fatto un percorso che mi ha portato a essere deluso dai partiti” la replica del primo cittadino. Al centro dell’attenzione anche Palazzo Ancillotto e la vendita delle quote Asco, il cui ricavato è stato utilizzato per l’acquisto della struttura.
Szumski ha difeso strenuamente la scelta di cedere le quote, dimostrando di avere le idee chiare su come valorizzare il palazzo: al centro del programma della civica guidata dal sindaco c’è infatti il turismo, e il nuovo assetto dell’immobile di via Crispi rientra nel piano globale di rilancio turistico di Santa Lucia.
Critici invece gli altri due candidati, da sempre contro la cessione delle quote Asco. A sorpresa una delle domande ha riguardato anche il vecchio progetto del casello della A27, presente nel programma di Szumski.
“Non ci sono i soldi” ha commentato Sossai, che ha invece proposto un progetto meno impattante per la zona in cui dovrebbe sorgere l’uscita, che peraltro è un’area naturalistica.