INFLUENZA A. IL PRIMO MORTO IN VENETO
Il paziente era un 55enne di Mestre, con un quadro clinico grave per patologie pregresse
| Milvana Citter |
Venezia – E’ un veneziano 55enne di Cavallino Treporti la prima vittima veneta dell’influenza AH1N1. In Italia in totale sono 30. E’ morto nel reparto di ematologia dell’ospedale di Mestre per una polmonite provocata da infezione da virus A H1N1. Come la maggior parte delle altre persone decedute e affette dal virus in Italia, si trattava di un paziente con un quadro clinico grave per patologie pregresse, soffriva, infatti, di leucemia linfatica cronica, bronchite cronica e diabete.
Gli esami effettuati presso l’Istituto di Microbiologia dell’Università di Padova avevano dato esito positivo rispetto alla presenza del virus della nuova influenza. L'assessore regionale alla sanità, Sandro Sandri, ribadisce l'invito alla popolazione a non cedere all'allarmismo: "Le condizioni di questo paziente – sottolinea –, erano purtroppo gravissime a prescindere dall'influenza: il classico caso ad altissimo rischio. Non dimentichiamo che ogni influenza stagionale provoca decessi proprio in persone nelle condizioni di questo pazienti. Invito quindi a non allarmarsi e, in caso di sintomi, a non recarsi al pronto soccorso, ma a telefonare al proprio medico di base".
Negli ultimi giorni i casi segnalati sono in continuo aumento. Già oltre 24 mila i veneti che hanno contratto l’infezione ma le stime, come affermano le autorità sanitarie, sono approssimative e i numeri sono sicuramente molto più rilevanti. Ci stiamo, infatti, avvicinando al picco della pandemia, con moltissime persone colpite dall’influenza. Non tutti però hanno bisogno di rivolgersi agli ospedali o al proprio medico, e i tamponi si fanno solo nei casi più gravi. I virologi che tengono sotto controllo tutte le influenze comunque sono chiari, chi si ammala in questi giorni e presenta sintomi quali febbre alta e problemi alle vie respiratorie ha sicuramente contratto il virus A H1N1, non ci sono infatti altri virus influenzali o parainfluenzali attivi in questo momento.
Il Veneto intanto corre ai ripari con una nuova fornitura di ulteriori 88 mila dosi di vaccino. Il totale disponibile sale quindi a 202 mila. "Abbiamo così dosi sufficienti - sottolinea Sandri – per proseguire la campagna vaccinale come previsto, ma anche allargandola da subito ai bambini tra 6 mesi e 10 anni di età". Sandri quindi si rivolge a pediatri e ginecologi: "Li esorto - dice Sandri – a sollecitare i loro assistiti a sottoporsi alla vaccinazione. Si tratta dei bambini tra sei mesi e 10 anni e delle donne in gravidanza nel secondo e terzo trimestre”. E ad Asolo per invitare alla vaccinazione oggi si sono sottoposti all'iniezione il direttore generale dell'Ulss e il direttore sanitario.