All'ospedale di Treviso il nuovo Centro incontinenze
E' il primo centro del genere in Italia
| Isabella Loschi |
TREVISO - In Veneto soffrono di incontinenza, urinaria o fecale, 97.000 uomini e 450.000 donne. Nella Marca ne soffre il 10% della popolazione. La spesa, per garantire loro un’assistenza ottimale, è di circa 36 milioni di euro l’anno. Su 885.972 residenti in provincia di Treviso soffrono di incontinenza 76.245 persone, mentre gli stomizzati sono 1.500. Meno del 20% delle persone affette da incontinenza affronta il problema con il proprio medico di medicina generale e solo lo 0.4% si rivolge a cure specialistiche.
Per assicurare una presa in carico ottimale, garantendo al contempo uniformità di accesso alle cure e di trattamento sul territorio regionale, oggi all’ospedale di Treviso è stato inaugurato il nuovo Centro incontinenze e stomie, primo del genere in Italia e rappresenta per l’Ulss 2, all’interno della quale sono presenti anche due centri di secondo livello nei distretti di Pieve di Soligo e Castelfranco, il completamento della rete volta a garantire una presa in carico multidisciplinare e strutturata ai pazienti affetti da queste problematiche, secondo un modello avviato dalla Regione Veneto nel 2017.
“L’incontinenza è una patologia in grado di compromettere severamente la qualità di vita di chi ne è affetto, condizionandone la sfera familiare, relazionale e lavorativa. Nella maggior parte dei casi è vissuta con grande imbarazzo e come un tabù, portando molto spesso all’isolamento ed anche a forme di depressione le persone che ne soffrono”, hanno spiegato dal Cà Foncello. Il Centro di Treviso, che fa capo alla IV chirurgia diretta dal professor Giacomo Zanus, assicurerà la diagnostica avanzata e i trattamenti chirurgici di alta complessità per i pazienti dell’Ulss 2 e, anche, dell’ULSS 1 Dolomiti.
Nell’ambito del Centro, per la cui realizzazione sono stati investiti 235.000 euro, saranno operativi quattro ambulatori dedicati, rispettivamente, alle visite, alla diagnostica, alla riabilitazione e agli stomizzati. A dirigere il Centro, la cui attività sarà coordinata da un Case manager, sarà il dottor Giulio Santoro, dirigente medico della IV chirurgia del Ca’ Foncello. Accanto al Case manager opereranno, a rotazione, tutti gli specialisti e le figure professionali (ginecologo, ostetrica, gastroenterologo, enterostomista, chirurgo, urologo, psicologo, dietista, fisiatra, fisioterapisti, infermieri), fondamentali per garantire una presa in carico multidisciplinare a 360°.