MONTEBELLUNA – Il presidente del consiglio comunale di Montebelluna, Adriano Martignago, risponde alle critiche delle minoranze che avevano lamentato la mancata convocazione del consiglio comunale e delle commissioni per quasi 3 mesi. A protestare erano stati i consiglieri dei gruppi di minoranza L’Alternativa Giusta e Pd-Il futuro è adesso.

“Spiace che i consiglieri di minoranza dei due gruppi critichino la maggioranza che, rispetto al coinvolgimento del consiglio comunale e delle minoranza ha sempre applicato il principio del rispetto dei ruoli e della trasparenza come forse mai in passato a Montebelluna – afferma Martignago -. Sottolineo anche che c’è una netta distinzione di competenza tra il consiglio comunale e l’esecutivo. Il primo, infatti, è chiamato a dare il perimetro delle azioni entro i quali è poi l’esecutivo, e cioè la giunta, a portare avanti i progetti. Il consiglio, pertanto, si riunisce quanto è necessario, quando è opportuno e quando lo prevede la norma, ma sempre nel rispetto dei reciproci ruoli”.

“Nell’ultimo consiglio comunale di dicembre il consiglio comunale aveva varato un piano opere da 21 milioni ed il finanziamento di altri progetto. È all’interno di quel perimetro che ora spetta alla giunta muoversi, concretizzando le direttive approvate in azioni. Mi spiace anche che, sebbene finora le minoranze non abbiano mai chiesto la convocazione di un consiglio come prevede il Regolamento (evidentemente non avevano urgenze così importanti), abbiano voluto innescare questa polemica proprio nel momento in cui proprio ho riunito i consiglieri per convocare il prossimo consiglio comunale. Infine, voglio anche precisare che, diversamente da quanto comunicato dalle minoranze, sono trascorsi circa poco più di due mesi dall’ultimo consiglio comunale, e non tre, e nelle ultime due settimane anche le regole legate al contenimento del Coronavirus hanno limitato le possibilità di organizzare consigli comunali, seppur concessi a porte chiuse”.