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02 dicembre 2024

Conegliano

Conegliano, città della polemica infinita

Continua la querelle all'interno della Pro Loco, anche dopo le dimissioni della presidente Buso

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

Conegliano, città della polemica infinita

CONEGLIANO - Non si ferma la polemica in seno alla Pro Loco di Conegliano, nonostante le dimissioni della presidente Angela Buso. E così oggi 9 consiglieri sono tornati alla carica, con una lunga nota in cui hanno ripercorso tutte le fasi della “battaglia” interna all’associazione. Il comunicato porta la firma di Daniele Marchioni, Sara Favaro, Debora Basei, Valentina Perin, Valentina Modolo, Giordano Francescon, Paolo Mumolo, Franco Corrocher e Nicolò Toppan.

 

Tutti loro – tranne Basei – erano i firmatari anche della mail con la quale era stata sfiduciata la presidente. La nota parla, in sostanza, della formazione di due vere e proprie fazioni all’interno della Pro Loco: da una parte i firmatari, dall’altra un “gruppo” - citiamo dal testo - “creato dalla Loberto (Patrizia, ndr), presidente di Conegliano in Cima”, che fa parte dell’associazione anche come revisore dei conti.

 

“In questo “gruppo” la Buso appoggia la Loberto in tutto e per tutto, l’appoggia in veste di presidente Pro Loco senza avvisare il consiglio della sua stessa associazione delle sue mosse e quindi tutti i consiglieri sono all’oscuro di tutto”, si legge nel comunicato diramato oggi. I consiglieri citano due casi: la mail del 28 agosto, con le “accuse verso il vice sindaco Toppan di ingerenze politiche all’interno della Pro Loco” e una lettera al sindaco sul bando per il Natale, con “firmataria anche la Pro Loco di Conegliano”.

 

“Il cui consiglio – riportano - era totalmente all’oscuro anche di questa decisione del presidente, presa a senso unico senza interpellare nessuno”. I consiglieri parlano anche di “strumentalizzazione della Pro Loco da parte della Buso e di chi la muove da dietro per fomentare un attacco all’amministrazione comunale”.

 

Marchioni, Favaro, Basei, Corrocher e Modolo il 2 settembre scrivono una mail a sindaco e vice sindaco “dissociandosi da quella del 28 agosto, dichiarando che erano all’oscuro di quanto scritto e inviato dalla Buso”. Poi arriva la sfiducia, “per interrompere l’attacco all’amministrazione comunale”. Il gruppo dei consiglieri ripercorre anche le ultime tappe della vicenda: il 16 settembre era stata indetta, alla presenza del presidente dell’Unpli Treviso Giovanni Follador, una riunione a Combai per risolvere la questione.

 

“Il giorno 15 settembre la Buso si fa sentire ma con la lettera dell’avvocato, praticamente il giorno prima del consiglio di Combai e lo stesso giorno del consiglio attacca sui giornali divulgando la sua stessa lettera ai giornali. La sera, logicamente, non si presenta nemmeno a Combai – continua la nota dei consiglieri -. Dal consiglio di Combai la sera stessa viene inviata una mail alla Pro Loco indirizzata alla Buso con richiesta di indire il consiglio della Pro Loco. Fino al 2 ottobre la Buso non risponde e lo stesso giorno viene ancora sollecitata da parte dei consiglieri di maggioranza per la mancata risposta che arriva un’ora dopo circa”.

 

Il resto è storia nota, con le dimissioni rassegnate ieri sera dalla presidente, che comunque rimane all’interno dell’associazione come consigliere.

 


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