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19 novembre 2024

Mogliano

“La sicurezza non penalizzi la scuola”

Sull’ipotesi di chiusura della scuola Frank intervengono i consiglieri d’opposizione

| Manuel Trevisan |

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| Manuel Trevisan |

“La sicurezza non penalizzi la scuola”

MOGLIANO – Prosegue il dibattito sulla scuola Anna Frank di Mogliano e cresce la mobilitazione per difendere lo storico plesso scolastico che la giunta del sindaco Davide Bortolato ha deciso di convertire in una centrale operativa, per la polizia municipale.

Jacopo Gerini (segretario PD Mogliano Veneto), Daniele Ceschin (capogruppo Democratici per Mogliano) e Giacomo Nilandi (capogruppo Mogliano Bene Comune) ricordano che: “In campagna elettorale, il Sindaco aveva promesso di non chiudere la scuola, nonostante l’evidente calo demografico, e di conseguenza delle iscrizioni”.

Successivamente quindi la decisione di dare sede proprio nella Frank alla centrale operativa della polizia municipale, che permetterà una miglior sicurezza alla città di Mogliano. Una notizia inaspettata spiegano le opposizioni consiliari perché “il sindaco mai era stato chiaro sull’ipotetica collocazione della centrale”.

“Se così ha deciso – dicono le minoranze - chiediamo a gran voce al Sindaco che siano assicurate immediatamente ai genitori dell’Anna Frank: chiarezza sulla destinazione delle classi; la continuità del metodo didattico, che è un fiore all’occhiello della scuola; il servizio di trasporto dei loro figli nel nuovo plesso a cui saranno destinati”.

I consiglieri Gerini, Ceschin e Nilandi segnalano inoltre la necessità di tenere in considerazione che: “Il trend di iscrizioni in calo nella città potrebbe essere invertito dall’introduzione dell’Indirizzo Montessori a Mogliano, un progetto avviato con successo alle scuole Verdi, che rappresenta, oltretutto, un’opportunità per la città di attrarre nuovi alunni, anche da fuori comune. Questo percorso scolastico – proseguono - assorbirà gradualmente gli spazi che si pensava di destinare agli alunni trasferiti dalla scuola Anna Frank”.

Il timore dell’opposizione è che la chiusura del plesso, se non corredata da un piano contestuale di forti investimenti sul resto dell’edilizia scolastica, rischi di essere controproducente: “Non possiamo accettare la chiusura dell’Anna Frank senza un serio progetto di investimenti sulle scuole”. Da qui la proposta di investire proprio nella scuola le risorse liberate dal derivato (5milioni 600mila euro circa).

 



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Manuel Trevisan

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