“Fiumi a secco come in estate: portare subito in Consiglio il Piano straordinario per il clima”
“Sono solo i segnali più recenti dell’impatto dei cambiamenti climatici in Veneto”: affermano Zanoni e Zottis
| Manuel Trevisan |
PREGANZIOL – La recente moria di pesci trovata nelle acque del Rio Serva a Zerman causata dalla siccità di questo periodo non ha lasciato indifferenti i consiglieri regionali del Partito Democratico Andrea Zanoni, da tempo in prima linea sulle tematiche ambientali, e Francesca Zottis.
A questo si aggiunge la preoccupazione per l’allarme di Coldiretti sullo stato di secca del Po, dove i livelli idrometrici sono simili a quelli di fine agosto. “Ciò a causa del caldo fuori stagione che ha costretto gli agricoltori a ricorrere alle irrigazioni di soccorso per le coltivazioni”.
“Questi – spiegano preoccupati Zanoni e Zottis - sono solo i segnali più recenti dell’impatto dei cambiamenti climatici in Veneto. Dobbiamo agire subito, perché il tempo a disposizione per invertire la rotta è sempre meno”.
In questa direzione, infatti, il PD Veneto sta lavorando: nel corso dell’ultimo bilancio, è stata accolta la proposta dei Consiglieri per un Piano straordinario per la riduzione delle emissioni climalteranti e il contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici. “Va portato in aula per la sua approvazione il prima possibile”.
“Non è una situazione che possiamo modificare significativamente nel breve periodo, perciò è indispensabile programmare bene, partendo subito.
Il Piano straordinario per il clima è un’occasione importante e va in questa direzione: impone alla Regione di rivedere le politiche di industria, agricoltura energia, trasporti, commercio e turismo in chiave sostenibile per abbattere le emissioni climalteranti”.