Il cardinale Silvano Maria Tomasi in visita all'oratorio di Cà Giupponi
Nell'Asolano l'annuale ricorrenza della festa della Madonna del Perpetuo soccorso è molto sentita
ASOLO - Dopo la pioggia torrenziale che due anni fa accolse il segretario di stato e cardinale Pietro Parolin, nemmeno il sole cocente di ieri ha scoraggiato i fedeli, che hanno accolto sua Eminenza cardinale Silvano Maria Tomasi, per l'annuale ricorrenza della festa della Madonna del Perpetuo soccorso, nell'oratorio di Cà Giupponi, località di Asolo. L'oratorio, che conserva la reliquia del sangue di Giovanni Paolo II conservata in una teca dello scultore Carlo Balljana e molti Ex voto risalenti a prima degli anni '60, non nasconde l'ambizione di poter essere, un giorno, santuario.
L’oratorio è stato dedicato nel 1739 dalla famiglia Giupponi, tenutaria di una villa in zona, a San Pietro di Alcantara: sarà però don Stevanato, a cui è dedicata la piazza che ospita una scultura bronzea di Carlo Balljana presente alla cerimonia di ieri, a iniziare i lavori per la nuova cappellina per la Madonna del Perpetuo soccorso e a diffondere il suo culto tra i fedeli di Ca’ Giupponi. Lo farà con una piccola immagine di legno e carta, che fece benedire dall’allora papa Giovanni XXIII. Nel 1962 una candela, però, mandò a fuoco questa immagine di cui si salvò miracolosamente solo il volto. Stevanato, sia pure con i suoi poveri mezzi, regalò un’altra icona dipinta su legno e con corona d’argento placata in oro, che fu benedetta da san Paolo VI. Un'altra icona della Madonna del Perpetuo soccorso, conservata sempre a Ca’ Giupponi, fu invece benedetta da papa Giovani Paolo II, immagine che il vescovo di Treviso Paolo Magnani espose a Treviso il 27 giugno del 1998.
A sua eminenza sono state ricordate le rapide carriere ecclesiastiche che il destino ha riservato a molti prelati dopo essere passati per l'oratorio di Cà Giupponi. "Par carità.." è stata la risposta del cardinale in un serrato dialogo che si è svolto in dialetto veneto. Per ora nessun miracolo, ma il culto della Madonna del Perpetuo soccorso è molto sentito e non solo ad Asolo: tradizione vuole che chi trovi la porta chiusa, tenga appoggiata per qualche minuto, la mano sullo stipite.