Finte vaccinazioni ai bambini, condannata l'assistente sanitaria trevigiana: dovrà risarcire mezzo milione
La 38enne dovrà risarcire l’azienda sanitaria universitaria Friuli centrale
| Isabella Loschi |
TREVISO - L’ex assistente sanitaria trevigiana, licenziata dall'Ulss2, accusata di aver finto di somministrare le vaccinazioni ai bambini tra il 2009 e fine 2015, sia nell’aziensa sanitaria trevigiana che in alcune strutture del Friuli, dovrà risarcire con 550 mila euro l’azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc).
La sentenza è arrivata ieri dalla Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia, che ha dichiarato la responsabilità amministrativa dell’assistenza sanitaria di Spresiano.
Secondo la Procura, per effetto della condotta attribuita all'ex assistente sanitaria "la quale avrebbe solo apparentemente inoculato ai piccoli pazienti i vaccini agli stessi destinati, escludendo così di fatto e nell'inconsapevolezza generale, la risposta immunitaria attes, sulla sanità regionale sono gravati i costi di una complessa attività rimediale, sostanzialmente finalizzata, all'esecuzione di nuove somministrazioni vaccinali nei confronti della popolazione infantile ritenuta interessata dal disservizio".
Un danno erariale stimato dalla Procura complessivamente per oltre 660 mila euro. A settembre 2019 è iniziato nel tribunale di Udine un processo a suo carico: è accusata di peculato, omissione d'atti d'ufficio e falsità in certificati. Se verrà riconosciuta colpevole dovrà risarcire la somma. OT