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24 gennaio 2025

Nord-Est

Cento giorni senza piogge, siccità grave per il Po

Autorità distrettuale: "A rischio i fabbisogni di inizio estate"

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Cento giorni senza piogge, siccità grave per il Po

ROVIGO - Un inverno mite e secco, è la "stabilità climatica" destinata ancora a perdurare, secondo i modelli previsionali, con all'orizzonte piogge inferiori alle medie e temperature piuttosto elevate anche nel prossimo periodo. Questa condizione "lascia presagire come la disponibilità d'acqua attuale, non aumentando, difficilmente potrà colmare i fabbisogni della prima parte dell'estate, generando inoltre una probabile situazione di forte pressione per l'habitat fluviale, oltre al comparto idroelettrico che registra già i minimi di produzione degli ultimi 20 anni".

Lo rileva l'Autorità Distrettuale del Fiume Po-Ministero della Transizione Ecologica (ADbPo-MiTe). In base all'ultimo monitoraggio dell'Osservatorio delle crisi idriche, convocato dall'Autorita', le condizioni idrologiche e climatiche nel distretto del Po 'si fanno sempre piu' critiche in mancanza pressoche' totale di precipitazioni da circa cento giorni in alcune aree (in particolare del Nord Ovest) allungando cosi' l'incedere progressivo delle condizioni di grave e severa prolungata siccita' lungo il corso del fiume fino al Delta'.

I livelli delle portate 'scendono drasticamente sotto quelli minimi nelle stazioni di registrazione, mentre anche gli affluenti evidenziano decise carenze', con qualche record, come per Trebbia, Secchia e Reno ai minimi storici dal 1972; Dora Baltea, Adda, Ticino a -75% di portata. Quanto agli altri indicatori. La temperatura invernale e' stata piu' alta anche di 2,1-2,5 gradi rispetto alla media stagionale, vento e mancanza di neve hanno composto 'un quadro complessivo sempre piu' deficitario e di rischio per agricoltura, habitat, produzione di energia idroelettrica'. L'inverno 2021-22 resta uno dei piu' caldi e secchi di sempre, in cui il deficit medio di precipitazioni tocca -65%: un dato fortemente negativo che si traduce in oltre 90 giorni senza piogge significative. L'ultimo evento che ha interessato il distretto, gli scorsi 14-15 febbraio, per l'Osservatorio 'non ha contribuito in modo significativo al rimpinguamento della risorsa idrica, ne' a mitigare la permanente aridita' dei suoli che resta deficitaria'.

Nell'ultimo mese le portate del Po 'hanno continuato il loro processo di lento e progressivo esaurimento, raggiungendo i valori minimi dal 1972: a Pontelagoscuro il dato e' di 603 metri cubi al secondo (deficit complessivo di marzo pari a -55%), ma la sezione maggiormente in crisi rimane quella di Piacenza con una portata ridotta a soli 260 m3/s e un deficit del -66%'. 'Criticita' anche per le sorgenti del settore dell'idropotabile, in particolare nella zona piemontese e in Appennino'. 'Continua a preoccupare l'avanzamento del cuneo salino, che ha superato i 10 chilometri di intrusione dalla costa, principalmente nel ramo di Pila e Goro, con un valore tipico del periodo estivo'.

 



Gianandrea Rorato

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