CASTELFRANCO – “Con quale coraggio e con quale cuore si va a rapinare la tomba, dove è stata appena sepolta mia moglie Marisa, dei fiori offerti da amici e parenti?”. Dallo sfogo che Luigi Tassitani consegna ai social emerge tutta l’amarezza, lo sconforto e l’indignazione per un dolore che si aggiunge alla perdita dell’amata moglie Marisa Rossi, venuta a mancare il 19 gennaio scorso.

Marisa era stata sepolta nella tomba di famiglia a Castelfranco, accanto alla figlia Iole, tragicamente assassinata quindici anni fa. Al di sopra della sua tomba, diverse composizioni floreali di amici e parenti, realizzate per onorare una donna che in vita ha sempre amato le piante e i fiori, come raccontato dalla figlia Luisa. Ed è proprio Luisa a descrivere l’amara scoperta dei giorni scorsi: “Pochissimi giorni dopo la nostra ultima visita in cimitero, domenica 29 gennaio, sono scomparse quasi tutte le composizioni floreali. Ad essere state portate via sono state soprattutto quelle che avevano le spugne per mantenere freschi i fiori, mentre sono rimasti al loro posto alcuni vasi senza spugne. La scena che ci è parsa davanti è stata desolante e dolorosa: molte composizioni erano state fatte realizzare dai nostri parenti più stretti, come le sorelle o i nipoti di mia mamma”.

“In passato abbiamo subito qualche piccolo furto, di oggetti di poco valore –prosegue Luisa –; si tratta purtroppo di un fenomeno diffuso nei cimiteri, opera di cleptomani. Tuttavia, mai era capitato una cosa del genere, che fossero portate via così tante composizioni! Abbiamo subito parlato con il custode del cimitero, che ci ha confermato di non aver toccato nulla della tomba di famiglia”.

La famiglia Tassitani purtroppo non è sola in questo genere di disavventura. Anche la famiglia Maragno ha subito il furto delle composizioni poste sulla tomba della figlia Raffaella, scomparsa pochi giorni fa a soli 51 anni. I furti in cimitero sono atti assolutamente deprecabili ed è per tale motivo che Luisa Tassitani chiede con forza l’attivazione di un servizio di telesorveglianza anche in cimitero: “Chi ruba ai defunti merita il peggio. Sono convinta che le telecamere rappresenterebbero un valido deterrente, affinché quello che è successo in questi giorni nel cimitero di Castelfranco non capiti ad altre persone”.

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