MONTEBELLUNA - Le Olimpiadi 2026 Milano Cortina hanno già escluso la Marca per una sosta della fiaccola olimpica (solo di passaggio nel Trevigiano), circostanza che ha indignato molti, tra i quali i consiglieri Quaggiotto, Miotto, Bressan, Tessari e Dal Zotto del gruppo di minoranza dei Democratici per Montebelluna. Alla luce di questa “dimenticanza”, da parte degli organizzatori dei giochi, la lista d’opposizione montebellunese lancia quindi una proposta quanto mai accattivante, nonché motivata: l’ipotesi che un evento della manifestazione internazionale si tenga a Montebelluna, città unanimemente considerata la “Capitale mondiale della calzatura sportiva” avendo dato i natali ad alcuni dei maggiori marchi sportivi, in ambito calzaturiero. Dallo sci di fondo a quello alpino, passando per il pattinaggio su ghiaccio non c’è disciplina sportiva che non sia rappresentata delle tante aziende del Distretto dello Sportsystem montebellunese e allora come non onorare questo legame se non con un evento olimpico.

"Abbiamo letto l'appello di Confartigianato e lo condividiamo – spiegano i Democratici per Montebelluna riferendosi all’esclusione della Marca tra le tappe della fiaccola olimpica -. Con spirito costruttivo, presenteremo un'interrogazione per chiedere all'amministrazione di aggiornarci su questo. Inoltre chiederemo di condurre un'iniziativa unitaria, come consiglio comunale, per richiedere che a Montebelluna venga organizzato un evento ufficiale delle Olimpiadi 2026 Milano Cortina, se non è possibile prevedere un passaggio della fiaccola olimpica nel nostro territorio. Montebelluna è la patria della calzatura sportiva. I nostri imprenditori hanno segnato la storia dello sci, e non solo, grazie a numerose invenzioni. È strano che non sia stato previsto nulla a Montebelluna dove ha sede anche il Museo dello Scarpone (N.d.R. ora Museo dello Sportsystem). Ottenere l'organizzazione di un evento nella nostra città deve essere una missione che ci poniamo come territorio perché rappresenta un'occasione straordinaria oltreché un dovere vista la storia e l'identità della nostra città". Concludono i consiglieri Quaggiotto, Miotto, Bressan, Tessari e Dal Zotto.
 

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