TREVISO - Per il caos nella distribuzione delle tessere elettorali, la consigliera regionale Laura Puppato (Pd) dice che la Lega sta facendo pagare i cittadini. L’ex sindaco di Montebelluna (nella foto), afferma, infatti, che da parte di Ca’ Sugana vi sia stata poca trasparenza e pessima comunicazione.

Il capogruppo del Partito Democratico in Regione pensa, infatti, che sia davvero inaccettabile che nel 2011, ovvero n nell'era di internet, e di molti atri mezzi multimediali si possano assistere a scene come quelle che si stanno verificano a Treviso con lunghe code e gente che ha saputo tramite il passa parola che era necessario provvedere alla sostituzione del documento per poter espletare il diritto-dovere del voto.

“Le responsabilità politiche sono tutte dell'amministrazione anche se ora si tenta di scaricarle sui dipendenti e sugli uffici comunali. La Lega – afferma Puppato -come al solito è brava a comunicare gli slogan che le interessano, ma quando si tratta di trasparenza e di semplificazione per i cittadini chiama sempre in causa altre persone. Il danno ormai è fatto e a pagarlo saranno ancora una volta i cittadini di Treviso, con i disagi e le lunghe file agli uffici”.

Puppato dice che in questo caos una cosa deve essere chiara, ovvero che tessera nuova o tessera vecchia, tutti cittadini di Treviso hanno comunque il diritto di esercitare il voto alle prossime elezioni provinciali. “Un altro effetto di questa situazione sarà che sempre più persone si allontaneranno dalla politica andando ad aumentare il partito degli astenuti. I cittadini di Treviso – conclude l’esponente del Pd - devono cominciare ad astenersi sì, ma dalla Lega e da questi amministratori incuranti dei loro bisogni".

Sul caos della distribuzione delle tessere elettorali all’ufficio preposto, l’ex Tribunale in pazza Duomo, interviene anche la Spi Cgil, il sindacato dei pensionati che chiede addirittura di eliminare le schede elettorali. “Eliminate la tessera elettorale, è solo uno spreco di denaro pubblico. Si risparmierebbero tanti fastidi ai cittadini e si salvaguarderebbe il diritto di voto”. Ad affermarlo è Pierluigi Cacco, segretario provinciale dello Spi Cgil di Treviso, commentando i disagi verificatisi all’ufficio elettorale del capoluogo.

“Oggi più che mai – ha tuonato Cacco - bisogna mettere la gente nella condizione di votare. Siamo o no in uno Stato di Diritto? La pubblica amministrazione deve dare il buon esempio e oltre ad ottimizzare le già poche risorse a disposizione, nel segno del rispetto e dei valori democratici, trattare bene i cittadini che vogliono esercitare questo importante diritto e che pagano le tasse. E mandare un segnale soprattutto nei confronti dei giovani, i meno presenti alle urne. È da lodare la tenacia degli anziani – ha continuato Cacco – che per ore han fatto la fila all’ufficio elettorale. In questo particolare momento in cui c’è bisogno di partecipazione la burocrazia del capoluogo, governata proprio da chi che si vanta dei “fatti”, non ha dato un servizio degno dell’operosità e del senso civile di questa città e di questa provincia. Ci sarebbe proprio bisogno di un nuovo Risorgimento.”

Ma oltre il danno la beffa – precisa. Cacco - perché l’altro ieri, mercoledì 30 marzo, il Comune ha deciso che ora le tessere elettorali verranno inviate a casa tramite il messo comunale. “Ci chiediamo perché questo servizio non è stato pensato e attivato tempestivamente, mettendo in croce proprio quei cittadini che prima di tutti si sono adoperati per mantenere vivo il proprio diritto. Basterebbe – conclude il sindacalista - una comunicazione, senza code, costi e fastidi,che mettesse al corrente il cittadino del luogo dove andare a votare per semplificare il sistema e non pesare sulle casse municipali”.