BOOM DI TURISTI CON LA MOSTRA DEL BELLOTTO
Soddisfazione da parte dell'amministrazione coneglianese
CONEGLIANO - Con l'apertura della Mostra Bernardo Bellotto, il canaletto delle Corti europee, il turismo - afferma l'amministrazione Maniero - ha avuto un'inpennata in città.
"Mi sto confrontando con molti esercenti, ristoratori e albergatori cittadini. E' unanime la considerazione che i dati di afflusso in città, soprattutto nei week end, è in crescita rispetto allo scorso anno - spiega l'assessore al turismo, Loris Zava - questo viene salutato positivamente anche alla luce degli investimenti, soprattutto in termini di personale, che le nostre attività economiche devono mantenere in questo periodo di bassa stagione".
L'aumento di affluenza di visitatori da fuori si concentra nei fine settimana. "Conegliano attira turisti durante tutto l'anno, grazie alla pubblicità che è stata fatta e alle sue risorse artistiche, paesaggistiche ed enogastronomiche - spiega l'assessore al turismo, Loris Zava - normalmente però da metà novembre a metà dicembre si verifica un calo dell'affluenza. Constatare che quest'anno accade il contrario è un fatto molto positivo, soprattutto se consideriamo che molti visitatori presenti in città sono stranieri".
Tra le varie iniziative organizzate per l’occasione, promosse dal Comune di Conegliano, col contributo di Conegliano in Cima, vi è la possibilità di visitare, fino al 12 febbraio, i luoghi storico-artistici della città e dell’immediato entroterra, eccezionalmente aperti con orari prolungati.
Tra questi, si possono ricordare, il Museo del Castello Piazzale S. Leonardo, con la sua pregevole pinacoteca di quadri e affreschi recuperati da conventi e chiese del territorio, o il Duomo, dove è possibile ammirare l'unica opera del Cima conservata nella sua città natale, la Pala dei Battuti Sacra Conversazione, datata 1493 e posta dietro l'altare maggiore, oltre a opere di Palma il Giovane, Francesco Beccaruzzi, e altri. O ancora la Sala dei Battuti e la Sala del Capitolo; la prima, nata come sede delle adunanze della Confraternita dei Battuti, presenta un bellissimo soffitto in legno ed è ornata da trifore incastonate tra affreschi di Francesco da Milano e Ludovico Pozzoserrato, mentre la seconda, dove si riuniva il Consiglio Direttivo della Confraternita dei Battuti, conserva cinque arazzi di manifattura fiamminga, risalenti al '500.