L'ELETTRODOTTO SCAVALCHERA' IL SILE CON 5 PILONI DA 50 METRI
In cambio Terna toglierà 11 tralicci di tre vecchie linee
| Mauro Favaro |
MORGANO – Saranno 5 i nuovi piloni, alti tra i 40 e i 50 metri, che consentiranno al mega elettrodotto da 380 mila volt di scavalcare il Parco del Sile. Cinque per 1,9 chilometri di cavi. A conti fatti, uno ogni 376 metri.
In cambio, però, Terna ne toglierà ben 11 attualmente a sostengo di linee che, dopo la realizzazione del nuovo collegamento, verranno dismesse: 5 della linea da 220 mila volt tra Scorzè e Soverzene, 4 di quella da 132 mila volt tra Scorzè e Trevignano e 2 di un’altra da 132 mila volt tra Venzia nord e Treviso ovest.
Insomma, nell’area del Parco, oltre ai 5 tralicci della nuova linea, resteranno in piedi solamente i due piloni che sostengono la linea da 132 mila volt tra Scorzè, Villorba e Santa Lucia.
Stesso discorso vale per i cavi. Se è vero che 805 metri del nuovo mega elettrodotto sorvoleranno la zona di riserva naturale (più 160 metri in ambito di tutela paesaggistico ambientale), è pure vero che la dismissione delle vecchie 3 linee consentirà, alla fine dei lavori, di vedere sospesi nei cieli trevigiani oltre 1,6 chilometri di cavi in meno.
Sono state proprio queste cifre a spingere l’ente presieduto da Alberto Magaton a siglare, già nel luglio di tre anni fa, il protocollo d’intesa con Terna. «La razionalizzazione è certamente positiva per il Parco – spiega la società – non solo perché è previsto l’abbattimento di 3,5 chilometri di vecchie linee a fronte di 1,9 chilometri di nuovo elettrodotto, ma anche perché le linee che sarà possibile rimuovere passano nelle aree più pregiate del parco».
Insomma, il gioco varebbe la candela. «E’ vero che i sostegno avranno un’altezza considerevole – conclude Terna – ma farli più bassi avrebbe voluto dire abbattere gli alberi per creare una fascia di attraversamento».