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03 dicembre 2024

Castelfranco

BUENAVENTURA SENZA SEDE, IL CASO DI NUOVO IN CONSIGLIO

Il Partito Democratico ha presentato un’interpellanza. Il sindaco non ha fatto visionare gli stabili comunali come invece aveva promesso

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Castelfranco - Il caso Buenaventura ritorna in consiglio comunale. Il mezzo anno dalla chiusura del circolo culturale di via Circonvallazione è volato. E la situazione è sempre la stessa: ancora senza sede. Durante il consiglio comunale di gennaio dedicato interamente al circolo, l’assemblea aveva impegnato formalmente il sindaco e la giunta a mostrare alcuni stabili di proprietà comunale in disuso per valutare un eventuale insediamento del circolo stesso, ma ciò non è avvenuto.

Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha presentato un’interpellanza sull’argomento da discutere nella seduta del consiglio di venerdì prossimo. Non solo, e parla il capogruppo del Partito Democratico Livio Frattin: “Sta definitivamente scadendo il tempo di non operatività della licenza del bar del Buenaventura, che è presupposto essenziale per la sua sopravvivenza”. Quindi, aggiunge Frattin: “I silenzi e i ritardi di sostegno del Buenaventura rendono concreta la conclusione definitiva dell’esperienza di questa associazione, che è stata riconosciuta a livello nazionale come un’originale forma di impegno culturale e sociale”.

I consiglieri comunali del Partito Democratico, Frattin, insieme a Sebastiano Sartoretto, Bernadino Spaliviero e Giuseppe Vincenti, nel testo dell’interpellanza ricordano a chiare lettere che cosa si sono impegnati a fare con il voto in consiglio dell’11 gennaio scorso il sindaco Maria Gomierato e la sua giunta: “Individuare, coinvolgendo i rappresentanti dell’associazione, gli immobili di proprietà comunale dismessi o facilmente recuperabili, che presentino caratteristiche adeguate ad ospitare l’associazione stessa, elaborando una proposta di convenzione che disciplini per un tempo adeguato i rapporti tra il Comune e l’associazione, da sottoporre all’approvazione del consiglio comunale e a farsi interprete, presso i privati potenzialmente interessati, delle esigenze dell’associazione sostenendola nella ricerca di una nuova ed adeguata sede per le proprie attività”.

“Risulta che gli impegni assunti in consiglio non siano stati adempiuti”, commenta Frattin. E tutto il gruppo vuole vederci chiaro: “Si interpella il sindaco – recita sempre l’interpellanza - per sapere se, in quale modo e in quali tempi, si è adempiuto al pronunciamento e per conoscere se c’è la consapevolezza che il trascorrere del tempo (oltre un anno dallo scadere del contratto di affitto) porta inesorabilmente all’impossibilità formale e sostanziale da parte di Buenaventura di riprendere le iniziative che lo hanno reso protagonista intelligente nel panorama culturale e sociale del territorio”.

 



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